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Considerazioni sul Copyright:

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mercoledì 7 gennaio 2015

Il danno delle tradizioni


Fare le cose secondo tradizione o abitudine equivale a ripetere le stesse cose nel tempo anche se ormai non se ne conoscono più le motivazioni e le origini.

Così accade che nel giro di pochi anni usanze sconosciute diventano radicate tradizioni e guai a metterle in dubbio sareste tacciati di essere i soliti guastafeste.

Fare le cose perché si è sempre fatto così è la cosa più disumana e anti stimolante che possa esistere.

I robot, le macchine ed  i computer sono programmati per fare sempre le stesse operazioni in modo autonomo ed automatico. Si fa questo per aumentarne e velocizzarne le prestazioni, ma questo ormai viene fatto anche con l’essere umano.

L’essere umano è programmato e condizionato attraverso i mezzi di comunicazione di massa, ti dicono cosa, quando e quanto mangiare, cosa festeggiare, chi idolatrare, chi criticare,  cosa comprare e soprattutto cosa pensare e quindi come agire.

Così in determinati periodi dell’anno i negozi vengono letteralmente presi d’assalto come se non ci fosse un domani, come se una tremenda carestia stesse per colpire l’intero pianeta terra.
Ecco che l’essere umano diventa un automa, non si chiede più chi o cosa c’è nel proprio piatto e nemmeno vuole saperlo, anzi si arrabbia se gli si fa notare che quello che sta mangiando non è nemmeno cibo.

Ma è tradizione/usanza  mangiare questo e bere quello, sparare i fuochi, darsi gli auguri, spendere soldi in regali (spesso inutili e mal voluti) e soprattutto ingozzarsi fino a star male per poi lamentarsi dell’aumento del peso a festività finite.

Perché,  se davvero lo vogliamo, non possiamo essere più buoni e generosi tutto l’anno?

Perché non ci si può vedere con amici e parenti e mangiare (magari in modo sano) tutti insieme non solo quando lo dice il calendario?

Perché a tutti i costi cerchiamo di omologarci agli altri, quando ognuno di noi è un Essere unico ed originale?

Perché non possiamo essere più consapevoli ed artefici della nostra vita e delle nostre emozioni e decisioni?

“Nessuno è più disperatamente schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo." diceva Johann Wolfgang von Goethe più di due secoli fa ed oggigiorno la maggior parte di noi è schiavo inconsapevole delle tradizioni, delle usanze e dei modi di fare prima ancora di esserlo di governi, banche e multinazionali.

Siamo schiavi di Noi stessi, dei nostri preconcetti e pregiudizi, ci crediamo liberi ma una gabbia mentale opprime la nostra mente come mai prima d’ora, crediamo di sapere tutto ed avere tutte le informazioni, ma spesso quello che leggiamo, ascoltiamo e vediamo è solo spazzatura e disinformazione creata ad hoc per noi.

Bisogna spegnere  i media, accendere il cervello, aprire gli occhi alla Luce e finalmente svegliarsi alla Vera Vita.

Felice Vita Vera a TUTTI !!!
Salvo

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