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Considerazioni sul Copyright:

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giovedì 30 agosto 2018

Un mostro in salotto


Qualche giorno fa in un bar sono stata attirata da quella scatoletta malefica che è la Tv dove con musiche drammatiche e parole ancora peggio stava parlando di presunte allerta meteo e situazioni tragiche per cui non solo non basta rimanere in casa ma anche in casa non si è salvi...

Già da diversi anni non guardo la Tv in genere ma solo da qualche mese l'ho eliminata fisicamente da casa, prima la usavo come proiettore ma la sua presenza anche da spenta mi sono accorta che energeticamente mi teneva giù.

Quando ci si libera dello strumento di manipolazione di massa in oggetto si ritrova una serenità d'animo infinita.

Egoismo? Dall'altra parte del mondo c'è qualcuno che soffre ed io non me ne frego?  Vicino a me succedono cose non belle ed io mi disinteresso? Che brutta persona che sono?Siamo veramente sicuri che sia così? Che l'egoista sia io?

O invece semplicemente ho capito che turbarmi per certe cose, spesso anche solo presunte ed accentuate, serve solo ad abbassare le proprie vibrazioni e scoraggiarsi che la felicità non esiste?

Direi che è più questa la risposta giusta.

E soprattutto io posso fare qualcosa per le persone dall'altra parte del mondo? No, se sono vicine posso rimboccarmi le maniche e prendere qualche iniziativa, ma spesso, se non sempre, le notizie catastrofiche del Tg sono qualcosa di lontano da noi ma "possibile che ci accadano anche a noi", quindi in realtà a cosa servono?

Avete mai sentito al Tg belle notizie di quelle che riempiono il cuore di gioia? Eppure basta volgere lo sguardo lontano dalla Tv o da internet e vedere la vita reale intorno a noi per vedere belle persone e belle cose.

I Tg servono a ricordarci quotidianamente che in fondo siamo schiavi di noi stessi, delle nostre Paure e che se per caso riuscissimo a dimenticarcene ce ne attaccherebbero addosso anche altre e peggiori.

L'importante è che tu sia depresso perchè se sei depresso non farai nulla di bello che ti possa rendere felice perchè se sei Felice non ti fai addomesticare, smetti di sentirti schiavo e semplicemente inizi a sentire la Voce della tua Anima e seguire la Tua strada non la strada che è stata scelta per la "massa".

Il Cambiamento vero lo può fare ognuno per sè ed è l'unico possibile perchè nel momento in cui Cambio io cambia la realtà intorno a me e non c'è nulla di più bello di quando qualcuno si incuriosisce e ti chiede come si fa a sorridere sempre.

Non vivo nel mondo delle Fiabe, sono consapevole delle brutture del mondo e anzi forse proprio perchè ho visto il peggio di talune persone (il mio risveglio è iniziato nel mondo cosiddetto Complottista, peccato che il complottista è chi fa soffrire gli altri non chi lo smaschera) ho capito dentro di me che anche rimanere attaccati alla rabbia non serve... ci fa solo perdere energia, energia che dobbiamo usare per crescere noi.

La differenza la possiamo fare ma non a parole, la facciamo a tavola, quando facciamo la spesa e quando sia ciò che entra che ciò che esce dalla nostra bocca non crea sofferenza agli altri esseri senzienti.

Con amore <3

Mary

martedì 14 agosto 2018

La sindrome di Stoccolma e lo schiavo modello.

La schiavitù è stata legalmente abolita e moralmente condannata, ma a volte sembra che abbia semplicemente cambiato forma.

Non parlo della schiavitù a cui sono tuttora sottoposti miliardi di Animali non umani, quella purtroppo è ancora legale e moralmente accettata da molti, consapevolmente o inconsapevolmente; parlo invece della schiavitù riferita all'essere umano.

"Nessuno è più disperatamente schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo."  (Johann Wolfgang Goethe)



Non pensiamo che questa affermazione sia qualcosa che non ci appartiene, noi tutti oggi siamo condizionati dai mass media, da cose materiali, da obiettivi lavorativi e di carriera, da schemi preconfezionati e da paure indotte fino a diventarne schiavi.

Vengono creati bisogni indotti e quando questi non bastano viene fomentata la paura.
La paura che ci fa preferire la sicurezza alla libertà...
La paura che ci fa preferire la schiavitù alla libertà ...



"Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza, non merita né la libertà e ne le sicurezza." (Benjamin Franklin)

Siamo tutti un po' schiavi dunque, ma ogni giorno possiamo cercare di esserlo un po' meno partendo dall'informazione e dal pensiero indipendente.

Iniziare a mettere in dubbio quelli che sono i moderni dogmi dettati dai mass media e supinamente seguiti dalla massa è il primo passo.

Va bene qualsiasi ambito ... Alimentazione, Salute, Spiritualità ...

Il dubbio è il primo passo per il pensiero indipendente, che è il primo passo verso la Libertà.

A volte però i moderni dogmi non sono imposti dall'alto, dai governanti o da figure carismatiche, spesso infatti i moderni e più deleteri dogmi vengono insinuati nella mente del cittadino medio che poi diventerà il primo paladino del sistema di credenze di cui è schiavo.

"Non c'è schiavo peggiore di chi invece di battersi per i propri diritti si adopera affinchè vengano negati anche quelli degli altri " (cit.)


Recentemente capitato di discutere con una persona il cui figlio era stato gravemente danneggiato  dalla medicina "ufficiale",  lui però difendeva comunque strenuamente quella abominevole pratica medica che aveva danneggiato suo figlio.

Questo è solo un esempio, ma i casi in diversi ambiti sono davvero tanti ...

Molti difendono il sistema di credenze che li rende schiavi solo per convenienza materiale o per un'immotivata paura indotta ... molti difendono e si alleano con i loro aguzzini nella speranza di risolvere i loro problemi, che non esisterebbero se solo iniziassero a ragionare con la propria testa lasciando andare ed uscendo dal sistema di credenze che li tiene prigionieri.

"(...) “La guerra è pace”, recita il primo slogan del Ministero della Verità (1984, di George Orwell). Come dire: non stiamo mica facendo la guerra, stiamo solo esportando la democrazia.

“La libertà è schiavitù”, recita il secondo. Ovvero possiamo essere liberi di decidere, sì, ma se lo facciamo sulla base di informazioni sbagliate, tutto si riduce a un’illusione: la libertà di scegliere se andare al macello per il corridoio sinistro o per quello destro.

Per questo “L’ignoranza è forza”, come dice il terzo slogan. L’ignoranza dello schiavo è infatti quella forza, più potente di una catena, che naturalizza l’ingiustizia e legittima l’oppressione.

E’ l’inerzia dell’ignorante che non è consapevole dei suoi diritti o che, di più, crede di non poterne neppure avere, diventando così la più formidabile delle garanzie che salvaguardano l’oppressore. Così le vittime finiscono per difendere spontaneamente i loro stessi carnefici. (...)"
(Byoblu)



Questo si applica ad ogni ambito della vita, ma se ne può uscire ...

Ognuno deve però trovare la sua strada, ognuno trovando la sua strada può iniziare a salvare se stesso dalla moderna schiavitù e contribuire così a salvare gli altri che però possono e devono salvarsi da soli aprendo la mente, risvegliandosi a nuova consapevolezza e smettendo di dare energia alle paure ed alle catene ideologiche che li tengono schiavi.

Felice Risveglio a Voi.  
Salvatore