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Considerazioni sul Copyright:

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martedì 14 luglio 2020

La caduta delle maschere


In questi mesi passati ci siamo trovati ad affrontare diverse situazioni non certo piacevoli, all'improvviso ci siamo ritrovati tutti a doverci fermare e non potendo più distrarci in nessuna nostra occupazione precedente ci siamo ritrovati tutti ad affrontare noi stessi, senza nessuna possibilità di rimandare (come si fa di solito) e senza possibilità di fingere che quelle parti di noi stessi non risolte andassero viste e comprese.

Ci siamo trovati ad affrontare le paure, ad affrontare l'idea della morte ma anche della solitudine, dell'incomprensione e tutto ciò che di solito affoghiamo nel cibo o nelle attività frenetiche di tutti i giorni.

Certamente c'è stata la tv ed internet che potevano essere uno "svago" ma la tv non faceva altro che accentuare le paure e le idiozie ed anche internet non era tanto da meno, la differenza è che almeno sui social ci si è trovati ad interagire con altre persone che anche a migliaia di kilometri da noi avevano le stesse nostre opinioni e questo è riuscito a sedare la rabbia e lo sconforto del sentirsi presi in giro da alcuni e del vedere che la maggior parte di chi era intorno non aveva capito nulla.

Oltre questo bel lavoro di pulizia interiore, è successo anche qualcosa di molto particolare:
sono cadute le maschere.

In che senso?
Tutti si sono rilevati per ciò che sono nel profondo, senza più possibilità di nascondersi dietro una maschera preconfezionata.

Non che prima fossero diversi, è solo che tutto questo periodo assurdo ha accentuato quello che già c'era.

Se non si è fatto un percorso di Igiene Naturale e/o non si è fatta la pace con la morte (e quindi del rendersi conto e sentirlo nel profondo che questa che viviamo è solo una delle tante vite che abbiamo vissuto e vivremo ancora) questo periodo è stato distruttivo: sono cadute tutte le certezze e molte persone non hanno retto questa realtà.
Nulla di esterno può farmi del male se non lo permetto io e sono consapevole di essere più di un corpo destinato a finire, lo percepisco che c'è dell'altro: una scintilla che E' ORA.

Sarà stata la reclusione forzata e la soppressione dei diritti umani (tuttora ancora non del tutto ripristinati), ma mi sono accorta di essere cambiata, in meglio naturalmente.

E devo dire che ho visto cambiare molti, ho chiuso amicizie e aperto nuove amicizie, rivalutato la mia impressione su alcuni conoscenti e delusa di altri me ne sono allontanata.

Di fronte alla paura della morte secondo me scatta una qualche "molla" dentro di noi che ci fa vedere le cose in modo diverso, diamo più importanza a ciò che ha più senso per noi e ci decidiamo finalmente a liberarci di ciò che non solo non ci è più utile ma ci danneggia (oggetti, situazioni, abitudini).

Forse è ciò che è successo un po' a tutti e per questo ora possiamo vedere le persone al di là delle maschere: presunti guru che si rivelano assolutamente inetti e persone che prima magari non si esponevano, preferivano stare nel loro, ora si rivelano per la bellissima Luce che hanno dentro.

Quante maschere cadute, c'è chi mi evita per quello che scrivo su facebook, c'è chi è semplicemente sparito, chi ha cercato lo scontro sui social ma anche tante tante belle anime con cui sono in Risonanza e che sento vicine anche se non tutte lo sono fisicamente.

Perfino in vacanza mi è capitato di incontrare uno scrittore (di cui non farò il nome) che nei suoi libri e conferenze si era rilevato illuminante ed invece di persona è un brontolone e se avesse potuto travestirsi piuttosto che gli si rivolgesse la parola l'avrebbe fatto... non rinnego i suoi insegnamenti ma di sicuro come persona vale poco poco.

E adesso?
Adesso si torna alla normalità, una nuova normalità però...
Si sono comprese delle cose in questi mesi, una su tutte è che nessuno mai è schiavo a vita, la via d'uscita c'è sempre, basta solo aprire gli occhi per vederla.
Si è capito che la nostra Energia va dove va la nostra Attenzione e che noi siamo la persona più importante che ci sia al mondo: resi Felici noi rendiamo felice il resto del mondo di riflesso.

Quindi il mio augurio è che questa nuova vita porti sempre più rapporti autentici e che, prima fra tutti io, possiamo indirizzare la nostra attenzione verso il futuro che desideriamo, non verso le previsioni disastrose... eh ma se faccio così perdo il lavoro, i bambini non possono andare a scuola, non potrò andare più in vacanza... 
ripensa per un momento a tutto ciò che "ventilavano" come dato di fatto certo e sicuramente avverato solo qualche mese fa: è successo? Succederà la stessa cosa... è solo l'ennesimo modo per veicolare l'attenzione e nutrirsi della nostra rabbia...

E se anche fosse che c'è qualcosa che si realizza vorrà dire che quella cosa è successa per insegnarci qualcosa, fosse anche lasciar andare l'attaccamento al nostro modo di vivere presente.

Qualche anno fa ti saresti saputo immaginare dove sei ora e chi sei diventato? Io no, e non so neanche se la me stessa dei tempi avrebbe condiviso gran parte di ciò che sono ora, ma il bello è proprio quello: vivere il cambiamento continuo e gioire dei miglioramenti che porta lasciar andare l'attaccamento.

Noi siamo artefici della nostra vita: siamo oggi ciò che abbiamo desiderato ieri e domani saremo ciò che desideriamo oggi:

il Paradiso e l'inferno non sono altrove, sono qui e ora, scegliamo se vivere nell'uno o nell'altro.

Con Amore

Marinella