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Considerazioni sul Copyright:

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martedì 28 giugno 2016

Lascia andare la rabbia e sii Felice ...


"Sii felice con te stesso ed irradierai di luce il mondo."



"La rabbia è una formazione interna che ci fa soffrire quindi facciamo del nostro meglio per liberarcene.

Agli psicologi piace dire che la si deve “espellere dal nostro sistema” e parlano di sfogarla, come si arieggia una stanza fumosa.

Alcuni di loro affermano che quando senti sorgere in te l’energia della rabbia la dovresti sfogare picchiando un cuscino, prendendo a calci qualcosa o andando ad urlare a pieni polmoni in un bosco. (…) Ora sappiamo che chi utilizza tecniche di sfogo in realtà sta mettendo in scena la sua rabbia e sta coltivando una pericolosa abitudine: allena la propria aggressività.

Noi invece generiamo l’energia della consapevolezza ed abbracciamo la rabbia ogni volta che si manifesta.

La consapevolezza non combatte la rabbia o la disperazione la sua funzione è di riconoscerle.

(…) non è un atto di repressione o di lotta, è un atto di riconoscimento: una volta riconosciuta la nostra collera, la abbracciamo con molta consapevolezza e tenerezza.

Quando nella stanza fa freddo accendi il termoventilatore e quello comincia a mandare folate di aria calda; perché si riscaldi l’ambiente non occorre che l’aria fredda se ne vada, basta che venga abbracciata dall’aria calda e che si scaldi a sua volta.


Tra i due tipi di aria non c’è alcuna lotta.

La pratica di prendersi cura della rabbia si svolge nello stesso modo: la consapevolezza riconosce la rabbia, prende atto della sua presenza, la accetta e le permette di esserci.

La consapevolezza è come un fratello maggiore che non reprime la sofferenza del fratello minore ma si limita a dire: “Caro fratello sono qui per te”, lo prende tra le braccia e lo conforta.

La nostra pratica è precisamente questo.

Tratto da: “Spegni il fuoco della rabbia” di Thich Nhat Hanh

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" ... La respirazione, gli esercizi di rilassamento e le tecniche di libertà emotiva alleviano i sintomi (della rabbia n.d.r.), ma nessuna di esse offre una cura definitiva. (…) Per me la rabbia uccide, e basta. Se non uccide il nostro corpo, uccide la nostra capacità di essere creativi. Ed è questo il vero scopo della vita: essere creativi.

La rabbia non è mai salutare, non è mai positiva e non è mai giustificata. Molti libri, seminari, filosofi e cosiddetti esperti della personalità umana sostengono che la rabbia sia una risposta naturale, biologica e psicologica legata alla sopravvivenza umana e all'evoluzione della specie. Per quanto accetti tale punto di vista, e per quanto possa capire perché alcuni hanno certe convinzioni, non concordo tuttavia con nessuna di esse.  Dal punto di vista spirituale, prospettiva che implica una visione basata su ciò che è assolutamente vero, la rabbia non è mai salutare, naturale o utile.

Anch'io in passato mi arrabbiavo, mi arrabbiavo molto e giustificavo la rabbia degli altri. Ma dopo un po' mi sono reso conto che era debilitante e controproducente. Ho realizzato che la rabbia è nemica di una vita pacifica, soddisfacente e completa. Essa annienta la capacità di creare rapporti ricchi di significato e di lavorare bene in modo costante. Se anche tu credi che la rabbia sia necessaria, ti chiedo solo di fermarti un momento e riflettere profondamente per vedere se riesci a percepire come essa ostacoli il tuo stesso benessere e appagamento, e come essa influenzi l'appagamento e il benessere di coloro che ti circondano. ..."

Tratto da : “Non ti arrabbiare, diventa saggio” di Mike George

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"Ricorda, la felicità non è una dipendenza, è una decisione.
La felicità non è una destinazione, è il viaggio.
La felicità non è una conquista, è il modo per arrivarci.
La felicità non aspetta mai, è adesso o mai più.
Non indugiare oltre. Sii felice adesso.
Il mondo attende la serenità del tuo sorriso, la pienezza del tuo cuore l'eco della tua risata".
(Mike George)

mercoledì 22 giugno 2016

Riflessioni sul sentiero della Vita


Inizio questo articolo con una citazione dal libro “Risveglia i Chakra” di Jayadev Jaerschky: i chakra, essendo centri di energia e coscienza dentro di noi, non possono essere fotografati o dimostrati scientificamente e per questo ci sono diverse interpretazioni e spiegazioni di essi. L'autore quindi dice che fortunatamente non esiste alcuna istituzione yogica che sostenga

“Questa è l’unica verità e nessuno ha il permesso di insegnarla in qualche altro modo!”

Parto da qui perché è proprio uno dei miei principi di vita: riconosco che non esiste verità assoluta e non esiste un Guru onnisciente che la conosce.

Non credete alle mie parole, ma sperimentate, provate su di voi, mettete in discussione me e di conseguenza tutto quello che negli anni avete ascoltato o letto… in qualsiasi campo della vita sentitevi liberi di provare a cambiare sentiero, andare al di là dei solchi che ha spianato qualcun altro davanti a voi…

certo è più facile, si fa meno fatica ma siete sicuri che seguendo la via segnata da qualcun altro arrivate alla vostra vetta? Alla vostra realizzazione? Alla Felicità?

Aiuta a fare progressi più velocemente e non butto via gli insegnamenti di persone sagge prima di me, anzi ne riconosco il valore e sono profondamente Grata a tutte quelle persone che nella vita quotidiana o attraverso un libro o un video mi hanno fatto scoprire qualcosa.

In realtà però tutta la conoscenza ce l’abbiamo dentro, l’abbiamo dimenticata arrivando qui, l’abbiamo momentaneamente accantonata per fare questa esperienza fisica su questa Terra e quindi più che “imparare” si tratta di “riconoscere” e “riscoprire” qualcosa che sapevamo già…

per cui ben vengano persone che hanno già “riconosciuto” delle cose, possono farci vedere il loro solco e possiamo fare un tratto del sentiero insieme in reciproca condivisione di intenti, ma attenzione a chi dice che solo la sua è la Verità.

Spesso chi ha in tasca la Verità critica tutti gli altri, non rendendosi conto che così facendo dimostra in modo palese la poca autostima: non è cercando di sottrarre agli altri che si ha di più per sé…

La felicità è dentro di noi, non dobbiamo cercarla fuori. Ascoltiamo tutti ma facciamo solo quello che “sentiamo” giusto per noi… 
quello che va bene per me non è detto che vada bene a qualcun altro: ognuno deve trovare la sua strada, il suo sentiero o meglio deve riconoscere il sentiero che già sta percorrendo e continuarlo in Consapevolezza e con Amore.

Felice viaggio

Mary

mercoledì 1 giugno 2016

La vera fede e la credenza


Chi sa di avere un'anima (anzi di Essere un'anima), chi crede in Dio perchè lo sente dentro di sè non ha bisogno di convincere gli altri, non ha bisogno di giustificare il suo pensiero.

Questo vale per tutte le cose della vita: finchè sentirò il bisogno di far comprendere agli altri qualcosa di me o di convincerli di qualcosa starò solo cercando di convincere quella parte di me che ancora convinta non lo è... anche se piccola, anche se inconsapevole una parte di me non crede in tutto quello che credo di credere...

Lo stesso vale per la storia dello specchio sporco: mi specchio e vedo delle macchie, continuo a strofinare lo specchio credendo che sia lo specchio sporco ma io continuo a vedermi così, finchè capisco che non è lo specchio ma sono io ...

se vedo in qualcuno qualcosa che non va, qualcosa che mi infastidisce non devo cercare di cambiare l'altra persona ma devo cambiare me. Quella cosa che mi ha infastidito ha cominciato a risuonare con la parte di me che è così, sono io che devo ripulirmi la faccia, non devo ripulire lo specchio per vedermi la faccia pulita.

La cosa incredibile è che chiunque incontriamo ha da farci capire qualcosa e nel momento in cui la capiamo andrà via... quando cambiamo dentro cambia anche il mondo esterno...

Ripensa alle persone del passato con cui magari hai interagito per un po' ma poi vi siete allontanati, in modo pacifico o meno, cosa ti ha lasciato? quale consapevolezza hai grazie a loro? Di quale fardello del tuo carattere ti sei liberato? In cosa sei migliore oggi grazie proprio a quella persona che all'epoca ti ha fatto probabilmente soffrire?

Impara a guardarti allo specchio, è la cosa più dolorosa ma anche la più bella che ci possa essere nella vita.

Con amore Mary

Paure... da dove vengono?



La paura è il nostro passato, qualcosa che è successo a noi o a qualcuno di vicino a noi e noi temiamo che si ripeta nel presente o nel futuro...
ma noi non siamo qui per fermarci, siamo qui per Evolvere, per far andare avanti la nostra Anima...

non possiamo farci bloccare dalla paura, noi non siamo la paura e soprattutto non è detto che siamo destinati a ripetere gli errori o le disgrazie dei nostri avi...
non siamo predestinati, noi non siamo i nostri genitori, i nostri nonni, siamo parte di essi ma solo fisicamente, la nostra anima non discende da loro, la nostra vita non sarà come la loro.

La nostra vita è un viaggio tutto nostro fatto di belle esperienze, fatto di brutte esperienze, ma è unica così com'è e non c'è motivo di paragonarci nè di temere ma dobbiamo guardare, osservare noi e la nostra famiglia per coglierne il meglio ed andare oltre, avanti, siamo qui per questo: per imparare a superare...

La paura è un limite e la nostra Anima non ha limite... noi siamo abituati a pensare in linea retta: si nasce, si vive, si muore... c'è una causa ed ecco l'effetto.. sì questo vale per il nostro corpo materiale, ma la nostra Anima è immortale e non ci sta chiusa in questi schemi, se ci facciamo bloccare dalla paura non sapremo mai cosa c'è in vetta alla collina, non vedremo mai un paesaggio mozzafiato se ci facciamo fermare dalla paura di cadere, non vivremo mai appieno la nostra vita se ci fermiamo a pensare in orizzontale, dobbiamo pensare per come siamo noi: Siamo Tutto e Siamo Uno.

Con Amore

Mary