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Considerazioni sul Copyright:

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Tutto ciò che scriviamo non ci appartiene, perché appartiene già all'Universo e non c'è NESSUNO che se ne può attribuire la paternità.

Il nostro materiale siete liberi di riprodurlo, diffonderlo, interpretarlo, fraintenderlo, distorcerlo, alterarlo, potete copiarlo citando la fonte oppure pretendere di esserne voi gli autori, senza bisogno di chiedere il consenso.


giovedì 31 agosto 2017

Tutto va, come deve andare …




Le persone nella nostra vita vengono e vanno …
Così come le situazioni e tutte le vicissitudini …
Vengono e vanno per farci sperimentare sentimenti, emozioni, l’attaccamento, il distacco … la sofferenza sta nel non comprendere questo, nel non accettarlo, nel non lasciar andare, nel resistere al Cambiamento che in realtà è Vitale così come inevitabile in un percorso evolutivo di qualunque genere.
Sperimento dunque Sono … questo dovremmo ricordarci quando restiamo impantanati nei voli pindarici della nostra mente ...
Felice Vita
Salvatore


martedì 22 agosto 2017

Né troppo Ego, né troppa Umiltà

In un mondo perfetto potremmo vivere con un Ego ridotto quasi a zero perché anziché identificarci con l’Io saremmo identificati nell’UNO.
In un mondo così non ci sarebbero competizioni, conflitti, sopraffazioni e prepotenze e la cooperazione,  la condivisione e l’umiltà sarebbero universalmente praticati.
Purtroppo non viviamo (ancora) in una dimensione di perfezione …

Di Ego abbiamo già parlato in molti post su questo blog (potete leggerli qui: Link articoli che parlano di Ego ), quindi oggi mi premeva di parlare del "pericolo" della “troppa Umiltà”.

Nei Secoli religioni, governi e sette hanno avuto il controllo sulle masse mantenendo il singolo essere umano medio umile e sottomesso facendogli credere che avesse bisogno di essere suddito o seguace di qualcosa o qualcuno per vivere dignitosamente nella materia ed avere la possibilità di evolvere nello spirito.

Le religioni maggiori (e chi le ha controllate/manipolate) hanno creato delle vere e proprie convinzioni globali dove la ricchezza, l’indipendenza,  la ricerca della saggezza, la libertà spirituale e persino la Felicità sono associate al male …

L’intera umanità, questo sentimento di sottomissione e schiacciante umiltà se lo porta addosso da sempre  a prescindere dal fatto di seguire o meno una determinata religione, fazione politica o setta.

Questo sentimento di inferiorità viene poi portato nella vita di tutti i giorni, dove ci si identifica con i propri limiti fisici, con gli schemi imposti e con l’indispensabile sudditanza dagli altri di cui crediamo di aver bisogno.
Ci dimentichiamo di essere Divini e di poter essere Maestri soprattutto di Noi stessi e all’occorrenza degli altri a cui possiamo dare ed insegnare più di quanto immaginiAmo .

Nella Vita ci vuole EQUILIBRIO, SEMPRE !
Finché saremo troppo umili continueremo ad affidarci sempre e solo agli altri (guru, maestri spirituali, accademici)  ed a sottostimare il nostro enorme potenziale …

Bisogna capire che è importante imparare, scoprire e fare esperienze e per questo è giusto seguire le indicazioni di chi ne sa più di noi, senza però mai affidarsi ciecamente e completamente alle altrui esperienze perché altrimenti rischieremmo di fare l’altrui strada e non la nostra.  

Pensiamo sempre  di aver bisogno di altri insegnamenti, corsi, seminari ... di non essere mai abbastanza ... invece di capire che noi Siamo !
Ci concentriamo troppo sull'avere : attestati, competenze, seguaci ... e mai sull'Essere e sul Sentire.

Spesso anche chi eccede nell’Ego e nella personificazione dell’io pecca di TROPPA umiltà, nel senso che talvolta arriva a credere di poter trovare soddisfazione e felicità solo nella sudditanza e sottomissione altrui. Questo è solo un altro raccapricciante modo per sottovalutare le proprie divine potenzialità , senza capire che per evolvere davvero non dovremmo né sottomettere, né essere sottomessi ad alcuno … senza maestri e senza discepoli … senza superbia e senza umiltà …. Semplicemente sentirsi parte del tutto seguendo e facendo esperienza del proprio percorso.

Felice Vita

Salvatore  

venerdì 18 agosto 2017

Voli pindarici della mente vs Presenza


La Mente mente, ma non solo … la Mente filtra, elabora, manipola, divide, cataloga, ricorda, se necessario inventa … ci fa girare in tondo, talvolta ci fa andare in loop rimuginando su situazioni che considera irrisolte …


Perché ?

Perché è il suo “lavoro” … ragionare, analizzare razionalmente quello che accade, cercare soluzioni … tutto perfetto, tranne quando questi processi portano all’attaccamento a situazioni ed eventi (spesso del passato o del futuro) che causano solo un inutile ed infruttuoso dispendio di energie.


Gli eventi del Passato possono portare a rimorsi e recriminazioni su situazioni che ormai non possiamo modificare, gli eventi del Futuro possono portare ad ansie e paure spesso immotivate.

Lasciamo andare il Passato per meglio Fluire nel Presente verso il Nostro radioso Futuro.


È giusto imparare dai propri errori del Passato e prevenire possibili eventi spiacevoli del Futuro, ma possiamo fare tutto questo solo restando nella PRESENZA, vivendo il momento e senza farsi condizionare troppo dagli schemi indotti dal nostro vissuto che ci portano a proiettare paure e blocchi sul nostro avvenire.


Cominciamo a pensare che è tutto perfetto così … errori, situazioni spiacevoli, contrasti … i momenti brutti ed i momenti belli fanno tutti parte del Nostro percorso Animico, del nostro Viaggio che siamo venuti a fare qui.


Ogni persona che incontriamo fa parte del nostro percorso, nessun male viene per nuocere e tutto è evolutivo.

Vivere in questa vibrazione è un passo evolutivo straordinario e determinante al nostro cammino verso l' Unione col Tutto.



Uno degli errori più comuni che si commettono a causa della mente iper-attiva ed iper-razionale è il cercare di riempire ogni momento della giornata e della nostra vita con qualcosa o qualcuno …


Lo schema che ci è stato inculcato dalla società e dal contesto in cui viviamo è che esiste solo il FARE, il progettare, l’organizzare …


Indossiamo maschere su maschere per eseguire al meglio il compito che crediamo ci sia stato assegnato del buon marito, bravo figlio, fidato amico, affidabile collega … ma in realtà Noi chi siamo? Cosa ci piace fare davvero? Cosa siamo venuti a fare qui?


La Mente cerca di non porsi queste domande semplicemente perché non si può rispondere ad esse a livello razionale.


Spesso quindi siamo portati ad aver paura del NON FARE ed allo stare da soli con Noi stessi perché questo ci porterebbe a farci queste domande alle quali solo restando nella Presenza, momento per momento, possiamo provare a rispondere.


Quando restiamo soli con Noi stessi e smettiamo di cercare di riempire il vuoto che proviamo dentro con qualsiasi cosa, possono sopraggiungere inizialmente sentimenti come tristezza, malinconia e persino depressione … sentimenti che vanno vissuti, riconosciuti ed accettati e che non vanno rifiutati rifugiandosi in situazioni e riempitivi vari.


Il NON FARE spesso è percepito anche come apatia, invece staccarsi dai continui accadimenti e “riempimenti” quotidiani è la sola strada che può portare alla Presenza ed alla scoperta di sé.


Vivere in Presenza ogni esperienza, situazione e sentimento della Nostra Vita fa parte del Gioco, fa parte della nostra Evoluzione, fa parte del Viaggio.


Felice Viaggio
Salvatore

Amore è ...


Dai agli altri ciò che vorresti ricevere...

Essere in Presenza significa dare al mondo ciò che vorremmo ricevere noi dal mondo....

smettiamo di elemosinare l'Amore dagli altri, l'Amore è in noi e quando lo ri-scopriamo ci accorgiamo che ne abbiamo così tanto per noi che riusciamo a darlo anche al mondo intero

<3

con Amore

Mary

giovedì 10 agosto 2017

Personalità e maschere 2

Ho appena finito di scrivere "personalità e maschere" (link qui), ma mi sono autofatta una domanda:
quindi da adulti non si indossano più maschere?



In realtà credo che seppure in modo diverso ci si crea comunque una "zona di confort" dopo aver superato quella iniziale... inevitabilmente nel confronto con gli altri, anche se possiamo re-inventarci daccapo ci portiamo in ogni caso un vissuto dentro che ci condiziona e ci spinge a comportamenti inconsci.

La vera liberazione avviene nel momento in cui gettiamo via tutte le maschere e decidiamo di vivere sempre di più presenti a noi stessi, sempre più connessi con il nostro vero Sè, senza farsi guidare dal pilota automatico chiamato "abitudine".

Vi ricordate quando prendevate le prime lezioni di scuola guida? eravate perfettamente presenti a voi stessi, attenti a tutte le azioni che dovevate fare (cambio, manubrio, freccia, curva, auto che incrociamo, scooter che ci sorpassa, etc etc)... dopo 10 anni di patente come guidate?

Lasciamo da parte i tanti lobotomizzati (perdonatemi il giudizio, ogni tanto uno sfogo ci sta ;-) ) che chattano o vedono facebook mentre guidano come se non avessero il tempo di farlo in altro momento, ma solitamente guidiamo senza pensarci su, cambiamo marce e percorriamo strade senza star lì a prendere la misura dell'auto per sapere se ci passiamo in quella strettoia... ecco quindi che il "pilota automatico" è inserito e ci ritroviamo a percorrere le stesse strade di sempre senza riflettere su quello che facciamo, così è anche nella vita talvolta....

Ci ritroviamo a Re-agire ad un evento o ad una frase che ci dice un amico o un estraneo come quella bambina ferita da piccola e finchè non capiamo qual è la ferita che siamo venuti a sciogliere ce ne ricapiteranno continuamente e con il pilota automatico (inconscio) inserito continueremo ad essere quella bambina, quella maschera.

C'è sempre tempo per cambiare, non siamo alberi, c'è sempre tempo per spostarci, ma non per fuggire...

Per esperienza personale non serve a nulla "fuggire", gli irrisolti ce li portiamo dietro, cambiano gli "attori" che abbiamo intorno ma la scena è la stessa...
In alcune occasioni, nella mia vita, quando la maschera/personalità mi inizia a stare stretta inizio a sentire quel "formicolìo", quella voglia di fuga, ma non è cambiando casa, città o amicizie che si risolve tutto... si risolve accettando quella parte Ombra di noi che tanto vogliamo nascondere a noi stessi e agli altri perchè proprio non ci piace, non corrisponde al bel vestito/personalità che indossiamo.

Non comportarsi più come gli altri si aspettano o come noi li abbiamo abituati, non essere più "conformi" a quella maschera non significa Tradirli, nè significa Tradire sè stessi...

Il vero Tradimento è quello che facciamo verso noi stessi quando non assecondiamo la leggerezza del nostro vero sè, quando cerchiamo di rimanere nella gabbia-modello che ci siamo costruiti perchè così pensavamo di piacere agli altri, quando non capiamo che tutto cambia e che se una cosa non funziona più non siamo costretti a continuare a farla...

Una volta che smettiamo di tradirci, una volta che accogliamo con Amore il nostro vero sè, libero da tutte le gabbie-ruolo che gli altri (scuola, lavoro, chiesa, politica, etc) ci hanno costruito intorno, smetteremo finalmente di zittire quel dolore, fisico o non, che ci invia il nostro vero sè, smetteremo di tradirci e cominceremo veramente a dare la giusta importanza alle cose, senza orpelli inutili e senza finzione.

Gli altri capiranno perchè vedranno la nostra felicità e se non capiranno allora vuol dire che non sarà un problema nostro e che la nostra esperienza di strada insieme è completata e allora con Amore auguri loro buon proseguimento mentre Felice e Leggera intraprendi un nuovo sentiero con Cuor leggero e ricco di Amore.

Buona presenza

con Amore

Mary




Personalità e maschere


La personalità è quella maschera che indossiamo da bambini e nasconde sempre più in profondità il nostro vero Io.
La indossiamo quando da piccoli impariamo che per ricevere l'affetto degli altri (soprattutto dei propri genitori) non possiamo essere quello che sentiamo, la spontaneità non è socialmente accettata, ma dobbiamo indossare un bellissimo abito colorato e stirato bene, soprattutto ricoprire alla perfezione i "ruoli" che la società ci intesse intorno e quindi "sei una bambina questo non si fa" "sei un bambino così non va bene" e giù di stereotipi (le brave bambine sorridono e si comportano in modo educato, non parlano come i maschiacci... i bambini non piangono come le femminucce ... etc etc...)

E così veniamo su nascondendo sempre più in profondità le nostre emozioni e modelliamo la nostra maschera/personalità a seconda di ciò che ci viene inculcato....

Mi è venuto in mente un episodio dei Simpson, uno in cui Milhouse si trasferisce in città e quando Bart lo va a trovare è tutta un'altra persona e con i nuovi amici di Milhouse addirittura è Bart ad essere lo sfigato campagnolo... mi ha fatto sorridere come per l'ennesima volta i messaggi sono davanti ai nostri occhi ma ne capiamo il significato solo anni dopo....

Sono andata via dal mio paese d'origine da 15 anni e in diverse occasioni mi sono resa conto di quanto sia diversa da quella che ero allora, ma anche di come sono diversa quando ci ritorno...
è vero che è "normale" che le vicissitudini della vita ci cambiano e che più si gira il mondo più ci facciamo influenzare da culture diverse, ma secondo me c'è qualcosa in più...

Quando si va via dal paese natìo si ha la possibilità di scegliere di lasciare andare la maschera, non è detto che tutti lo facciano e non è detto che i tempi siano tutti uguali, ma secondo me non frequentando quotidianamente più le persone della propria infanzia abbiamo la possibilità di re-inventarci o meglio di scrollarci di dosso la maschera che conoscono i nostri parenti, quella sovrastruttura per cui: " beh ma tu sei solitaria, studiosa, brava, educata, etc etc" "ti ricordi quando ti comportasti così in quella data? ti ricordi quell'evento a scuola, dai nonni, etc etc?" ...

Quando andiamo fuori dalla cosiddetta "zona di confort" per cui se vuoi mangiare ed avere un tetto sopra la testa ti rimbocchi le maniche, succede anche un'altra cosa straordinaria: puoi mettere giù la maschera ed iniziare a fare ciò che ti piace davvero, ciò che vuoi senza preoccuparti che "pare brutto...cosa direbbero i parenti ed i conoscenti... non se l'aspettano da te un comportamento simile, non sei mai stata così"....



La dimostrazione che ciò che dico è vera è che chi come me ha lasciato il paese natìo per diversi anni quando ritorna si sente dire: "sei cambiato/a, non sei più quella/o di una volta"....

Al di là della fortuna (che non esiste perchè è sempre una scelta ;-) ) di aver potuto re-inventarmi e quindi apparentemente essere avvantaggiata rispetto a chi sceglie di rimanere lì dov'è, può cambiare chiunque.... chiunque può e deve mollare la maschera e se non lo fa "con le buone" si ritroverà a farlo "con le cattive" ...

La personalità/maschera spinge tutte le nostre emozioni sempre più giù, sempre più giù e cosa succede?
Si crea una distanza enorme tra la maschera e ciò che Siamo veramente e questa distanza come si colma?
Ad un certo punto iniziamo a stare male, arrivano disturbi fisici più o meno gravi, un malessere psicologico che apparentemente non ci spieghiamo ed ecco che o capiamo che la maschera va grattata via e recuperiamo Chi Siamo e lo diventiamo  o continueremo a ricevere "messaggi" di insoddisfazione del nostro vero Io che chiede attraverso il corpo di essere ascoltato.

Mi ricordo da ragazza ho letto: "Uno nessuno e centomila" di Pirandello, dove il protagonista da un evento banale (la moglie un giorno gli dice che ha il naso storto) capisce che in realtà noi ci vediamo in un modo ma gli altri ci vedono in modo diverso, ognuno ha il suo e quindi va in crisi e non capisce più chi è...

Ecco la domanda è: Chi sono?
Sono la bambina con tutte le caratteristiche con cui mi descrivono i miei? la studentessa "modello"? la nipote? la cugina? l'amica di banco? l'amica di catechismo? etc etc....

Non son quelle maschere lì, non sono quella personalità e sicuramente non lo sono più ora....

Quando e come possiamo cambiare per stare bene? Ora.

Non è mai troppo tardi, Ora è il momento giusto, è il momento per accorgersi che io non sono la maschera di Adulta 38enne che indosso in questo momento,ma Io Sono.

Io sono quest'anima eterna che sta facendo un'esperienza a tempo per sperimentare il tempo, lo spazio, l'Amore, il dolore, la felicità, il contatto fisico, la gioia, l'amicizia, il tradimento e l'abbandono e non c'è Karma da sciogliere o "peccati" da farsi perdonare quando viviamo nell'Ora.

Il più grande complimento che si possa ricevere è: "Non ti ri-conosco più" Se ci capita vuol dire che finalmente abbiamo cominciato ad assecondare il nostro istinto profondo di avvicinarci al nostro vero sè smettendo di indossare la maschera/personalità.

Che bella sensazione pensare di essere Libera in questo momento, che bella sensazione scrollarsi di dosso questo cappotto pesantissimo fatto di "doveri e responsabilità", chi lo dice che per essere Felice bisogna indossare la maschera? chi lo dice che per essere accettati dagli altri bisogna comportarsi in un certo modo che abbiamo imparato da bambini? quello è un modo, non è l'unico e non è il vero.

Noi siamo Amore e quando non ci facciamo incastrare da emozioni basse e ricordi e traumi del passato e pre-occupazioni del futuro realizziamo veramente noi stessi ed allora si che chi ci accetterà sarà prima di tutto la nostra anima e non avremo bisogno di elemosinare Amore dagli altri ma ne avremo talmente tanto noi da donarlo, senza aspettative, ma solo nella Gioia.



Felice Risveglio

con Amore

Mary

lunedì 7 agosto 2017

Aspettativa e Scontri Evolutivi …


Tutto è Perfetto così com’è … Sempre …

inoltre

Tutto è Evolutivo … e non possiamo non Evolvere …



Detto questo, c’è da dire che spesso le cose le percepiamo in modo molto diverso, e questo accade quasi sempre a causa della nostra aspettativa.

Se diamo energia a qualcosa o qualcuno e ci aspettiamo un feedback, magari positivo, è possibile che ciò non avvenga e quindi che le nostre aspettative vengano disattese.

È  possibile addirittura che anziché un feedback positivo arrivi la Contest-Azione e la Lamentela diretta o indiretta (rivolta ad altri in nostra assenza) per non aver ricevuto abbastanza !!!

In questi casi può arrivare la delusione, la rabbia e si può arrivare persino allo scontro.

Al raggiungimento di una certa consapevolezza invece si arriva ad una presa di coscienza dell’accaduto, riuscendo a capire che la persona (o la causa) a cui stiamo dando energia magari non è pronta a riceverla o più semplicemente è in modalità “Vampirismo Energetico” e quindi non è propensa allo scambio ma solo a succhiare l’energia che gli viene fornita “Gratis”.

È inutile cercar di far notare a queste persone che stanno ricevendo molto più di quanto hanno dato o siano disposte a dare, dal loro punto di vista tutto gli è dovuto.

Quindi è inutile avere alcuna aspettativa nei loro confronti,  sarebbe sempre e solo uno spreco di Energia … meglio "staccare la spina" e direzionare le proprie Energie altrove.

L’Energia sotto tutte le sue forme (tempo, attenzioni, denaro etc…) è un bene prezioso e purtroppo limitato in questa dimensione  … Quindi non va sprecata e ci deve Sempre essere uno scambio (sotto qualsiasi forma).

Possono esserci periodi in cui siamo in “down energetico” e diamo meno di quando riceviamo, ma ricevere “Gratis” non si può prolungare in eterno, non sarebbe Etico e creerebbe un disequilibrio da ambo le parti.

Non possiamo però pretendere ed avere aspettative sulle altrui scelte e decisioni e quindi non ci resta che dare Energia a ciò che veramente Amiamo e che ci rende Felici … in questo caso, e solo in questo caso, riusciremo a non avere aspettative o pretese e qualsiasi sarà l’azione o la reazione altrui non sarà un nostro problema.

Ogni riferimento NON è casuale :-D

Ultimamente ho provato sulla mia pelle,  tutte le cose qui descritte con persone ed in situazioni diverse … l’universo sa bene come far arrivare un’Informazione Evolutiva e se non l’ascoltiamo: alza la voce e moltiplica  i messaggi …

Quindi dico Grazie all'Universo, ma anche Grazie a chi disattendendo le mie aspettative mi ha recapitato tali messaggi Evolutivi :-)

Cosa altro dire: messaggio ricevuto :-) , porrò rimedio all’accaduto centrandomi, ritrovando me stesso e le cose che hanno davvero valore per me nel momento Presente… e così l’Energia tornerà a fluire Naturalmente nella direzione giusta.

Felice Vita Sempre ed a Tutti.
Salvatore



mercoledì 2 agosto 2017

Grazie per l'insegnamento

Grazie

Grazie a chi mi ha risposto: grazie per l'informazione, sarà per la prossima volta....

Grazie a chi mi ha detto: interessante ma ora non posso, prima o poi parteciperò  (... e questo "poi" chissà perchè si posticipa sempre)...

Grazie a chi dice: ma perchè si paga? come se i corsi di formazione ed il tempo e l'energia che si dedicano non valessero nulla...

Grazie perfino a chi si fa dettare la ricetta della crema di nocciole dopo lo showcooking di presentazione del mio libro... non vuoi spendere 15 € ma puoi andare anche gratis a cercarla nel mio sito dove anni di dedizione mi fanno scrivere il frutto della fantasia senza nessuna pretesa...

Grazie a chi nonostante l'invito ha lasciato una sedia vuota alle conferenze o presentazioni di libri...

Grazie perchè ora ho finalmente capito che tutto ciò che faccio lo faccio solo per me e forse dopo non so più quanto tempo in quest'ultimo periodo me ne sono fregata dei grandi numeri e mi sono goduta il momento pensando che in fondo quell'evento o quello scrittore l'abbiamo organizzato ed invitato perchè piaceva a noi...

Grazie per la lezione...

Grazie anche perchè avrei potuto continuare a parlare e parlare chissà ancora quanto se non mi fossi accorta che dopo 5 minuti di discorsi la persona di fronte a me mi dice qualcosa che mi fa capire che non mi ha ascoltato o se l'ha fatto non mi ha sentito o capito...

è sempre tutto perfetto così com'è...

se rimanesse tutto uguale, se sempre tutto filasse liscio non ci sarebbe cambiamento e l'immobilità non ci fa evolvere, l'immobilità ci lascia lì dove siamo senza pungoli... ma è proprio dalle situazioni di crisi, quando le cose che funzionavano prima non funzionano più che capisci che è il momento di spostarsi... non siamo mica Alberi :-)

Se non ci piace dove siamo e dove ci stanno portando gli eventi esterni non dobbiamo far altro che fare un piccolo passo... un'iniziazione (come dice Andrea Pietrangeli)...
Cos'è in fondo un'iniziazione? Un passo nuovo... iniziare un nuovo cammino.

Senza rimpianti, anzi se mi guardo indietro sono felice di tutto ciò che ho attirato nella mia vita, senza attaccamenti e senza creare aspettative decido di fare questo nuovo passo...

Il mio grazie più grande va alla Vita che attraverso tutti questi angeli in questi mesi mi ha fatto capire dove dirigere le mie Energie ;-)

Mi piacerebbe però far capire a chi continua a rimandare che sarebbe più bello e salutare se fosse sincero/a, almeno con sè stessi... se non fai ora una certa cosa è perchè non ti va o perchè non è sulla tua strada, perchè raccontare e raccontarti bugie?

Personalmente mi piace la metafora usata da Andrea Pietrangeli sui pazzi: pazzo è chi ad un certo punto nella vita si accorge di essere su un'autostrada e corre con tutti gli altri finchè ad un tratto trova qualcosa di diverso, un sentiero non tracciato ma che lo attira ed allora inizia ad incamminarsi di là mentre tutti gli danno del pazzo... poi ad un certo punto inizieranno ad andare dietro lui altre persone e quando la strada non è più un sentiero ma una strada asfaltata ne cerca un altro non battuto...

La vita è un Gioco, non dimentichiamocelo mai, a volte ci si prende troppo sul serio e si perde di vista che qui su Terra il nostro tempo è limitato e allora prima di tornare a Casa Giochiamo un po' a fare i Pazzi <3

con Amore ed un pizzico di follia

Mary


Gabbie e Paure




L’essere umano odierno non  è libero.

E’ schiavo di regole, protocolli, schemi, convenzioni, abitudini …


Spesso però tutte queste cose che ci rendono schiavi e limitano la nostra libertà, tutte queste gabbie, siamo proprio noi a costruirle ed imporcele.

Perché ?

A volte sguazziamo e ci “arrediamo” le nostre gabbie o prigioni per abitudine, pigrizia o quieto vivere, ma molto più spesso siamo noi stessi a costruircele per PAURA.

Ci chiudiamo in casa per PAURA del malvivente, ci vacciniamo per PAURA delle malattie, ci facciamo l’assicurazione per PAURA della sciagura, eseguiamo screening e controlli per PAURA di morire… PAURA, PAURA, PAURA e l’elenco potrebbe continuare …

Non bastano le regole già imposte dal sistema, ne richiediamo altre e ne aggiungiamo ancora noi stessi in nome della sicurezza …


“Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà e né la sicurezza.” (Benjamin Franklin)
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Non ci rendiamo conto che la PAURA ci blocca, precludendoci una vita piena di esperienze meravigliose e soprattutto non ci rendiamo conto che spesso è la PAURA stessa a portarci ciò che volevamo scongiurare …

Avere PAURA di qualcosa vuol dire dargli energia ...
Concentrando le nostre attenzioni su quello che temiamo possa accadere, in realtà favoriamo la sua realizzazione …

Queste non sono regole astratte o new age, ma normali conseguenze del nostro comportamento e delle nostre fobie.

Uscire da uno schema per entrare in un altro non è libertà, ma è reiterare gli stessi errori pur credendo di fare qualcosa di diverso.


"Nessuno è più disperatamente schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo."

(W. Goethe)
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Ma è tutto perfetto così, sempre …

Ognuno di noi ha la sua evoluzione e le sue esperienze da fare ... 
e nessuno ce ne può o ce ne deve privare.

Comprendere però certe dinamiche ci aiuta a capire in quale direzione orientare le nostre energie e (senza conflitto) avvicinarci o allontanarci da determinate Situazioni.

Felice Vita

Salvatore