Ultimamente è tornata nella mia
vita questa "tematica" e forse proprio perchè conclusa e risolta
dentro di me è giusto esternarla per poter essere utile a qualcuna o qualcuno
che ancora non l'ha superata o forse nemmeno lo sa....
Un mesetto fa circa siamo partiti per le vacanze e come di consueto iniziano ad
arrivare pensieri catastrofisti, adoro viaggiare e scoprire posti nuovi, ma gli
scenari creati dalla mia mente sono migliori del regista più in gamba che ci
sia.... Perchè succede?
Un po' di anni fa
"lavorando" su di me ho iniziato ad avere visioni e percezioni non
molto chiare e finalmente tramite la Tecnica Metamorfica ho avuto la certezza
di essere la "gemella sopravvissuta", ma ciò che mi ha profondamente
aiutato è stato l'incontro con i Registri Akashici, ho potuto finalmente
sciogliere in profondità questo trauma che mi portavo dentro da tanto.
Le gravidanze gemellari che si
interrompono nelle primissime settimane sono abbastanza frequenti, si dice
siano intorno al 60%, molto spesso la mamma nemmeno se ne accorge, il bimbo o
la bimba che rimangono e nascono invece sì.
All'improvviso il cuoricino che si sente battere vicino a noi nel buio della
pancia della mamma non si sente più, ci ritroviamo sole o soli
inaspettatamente senza poterne capire il perchè; ci stiamo ancora sviluppando
ed in quel momento così delicato siamo emozione pura ed ancestrale e questo
dolore immenso, questo lutto improvviso ci segna, ci porterà ad avere
atteggiamenti o paure che non ci spieghiamo, non riusciamo a darvi un senso
fino a quando non scopriamo il perchè "siamo fatte così", cosa è
successo di tanto doloroso.
Ci sono diverse
"caratteristiche" anche fisiche che possono farci sospettare di
essere il gemello sopravvissuto... Spesso si è mancini o ambidestri, si
potrebbe avere una deviazione della schiena anche solo accennata. Si possono
avere delle piccole cisti, voglie, Freddy Mercury aveva 4 incisivi in più...
l'aspetto fisico può anche non essere così evidente, le conseguenze
psicologiche sono sicuramente più lampanti e pervasive.
Innanzitutto si può provare un senso di colpa dell'essere sopravvissuti, come
se fossimo stati noi i responsabili, per cui potremmo aver sviluppato un
atteggiamento eccessivamente disponibile verso il mondo esterno; essere
empatici e disponibili è meraviglioso, ma è giusto sempre ricordare che non
posso e non devo mettere l'altro al primo posto nella mia vita, prima ci sono
io... non si tratta di egoismo: se non sono in equilibrio e non mi curo prima
di me come posso essere d'aiuto a qualcun altro? Anche sull'aereo in caso di
pericolo bisogna indossare prima la propria mascherina e poi aiutare gli
altri...
C'è un rapporto ambivalente nei confronti della morte, è qualcosa che già
conosciamo e potrebbe spaventarci tanto o addirittura esserne attirati facendo
ad esempio sport pericolosi, come se volessimo risentire quella sensazione
conosciuta nella pancia.
Tutto ciò che è "normale" per gli altri per noi non lo è: se devo
prendere un aereo o so di dover percorrere con l'auto una strada di campagna
sterrata e senza bordo inizio ad immaginare scenari catastrofici... finchè non
ne divento conscia le paure mi possono inibire esperienze belle e piacevoli
perchè mi faccio trattenere e comandare da esse... naturalmente non è sfidandoci
che si risolve tutto, posso anche scegliere di non percorrere itinerari di
trekking difficoltosi e con il precipizio a pochi passi... posso però scegliere
di smettere di ascoltare le paure quando mi limitano nella vita quotidiana ed
in quello che mi piace e fa stare bene...
Mica facile... la paura arriva ben prima della razionalità e quando abbiamo
paura non è semplice "controllarla", ma andare alla fonte di quella
paura, capire perchè ho sviluppato quel meccanismo (salvifico in certi casi ma
non più utile ora per me) mi permette di non esserne più sequestrata, di
poterla gestire e magari dopo anni mi accorgo di non averla più quella paura,
di averla dimenticata....
Indizi che ci possono far
pensare ad una gemellarità interrotta sono diversi: si potrebbe avere avuto
degli atteggiamenti "strani" da piccoli, ad esempio comprare tutto
doppio (mi piace una maglietta, me ne compro due), addirittura ho letto di una
bimba che aveva voluto nella sua cameretta due letti nonostante fosse figlia
unica... da piccola io mi ricordo di essere stata profondamente legata ad un
mio cugino, di 11 mesi più piccolo di me, lo percepivo più come fratello che
come cugino ed ora so che ho cercato il fratello perduto in lui.
Il pericolo può arrivare
all'improvviso, quindi si diventa più sensibili ai cambiamenti, si può vedere
il pericolo dove non c'è o immaginare situazioni catastrofiche senza limiti,
fatta quell'esperienza così paurosa per noi a livello inconscio abbiamo
"registrato" che potrebbe succedere qualcosa di brutto a chi vogliamo
bene (abbiamo perso un fratello o una sorella e nemmeno eravamo ancora nati),
qualcosa di brutto a noi (il resto dei 9 mesi come l'abbiamo vissuto? Con la
paura che succedesse anche a noi probabilmente)...
Potremmo quindi avere qualche difficoltà nelle relazioni perchè la paura della
perdita potrebbe portarci o a cercare legami simbiontici e profondi o a temere
l'amore o l'amicizia per paura di soffrire per un eventuale allontanamento.
Finchè non portiamo a
consapevolezza quest'antica ferita ne paghiamo le conseguenze spiacevoli perchè
essa agendo nell'inconscio ci spinge ad avere paure che ci limitano e
comportamenti che limitano il benessere nostro ed altrui.
C'è la tendenza a proiettare
sull'altro il gemello perduto e quindi sviluppare una paura eccessiva di
perdita, immaginando anche qui scenari disastrosi... me ne sono accorta in
auto, viaggiare in due nell'auto a livello inconscio mi riportava nell'utero e
sono stata abbastanza fastidiosa con mio marito (che guida meravigliosamente)
per alcuni anni quando mi capitava di andare in agitazione durante i viaggi
lunghi. Ora pensando a quei momenti capisco che era tutto collegato.
C'è stato un episodio in
particolare molto significativo: siamo andati a trovare un'amica in una strada
di montagna un po' dissestata senza bordo (e già lì è stata impegnativa per
me), quando siamo arrivati il "parcheggio" era uno sterrato senza
bordo semplicemente un po' più largo della strada, sono andata subito in
agitazione e non sono voluta scendere dall'auto prima che mio marito
parcheggiasse... direi che non c'è bisogno di aggiungere altro....
Dopo i Registri Akashici si
sono rotte una tazzina ed una tazza di un set da due, identiche tra loro, ce le
eravamo regalate da fidanzatini tanti anni prima ed ho pianto tantissimo,
decisamente troppo rispetto a quello che era successo, ma finalmente in realtà
quelle rotture mi hanno permesso di far uscire fuori tutto quel dolore che mi
pesava inconsciamente e che mi portavo dentro da troppo tempo senza saperlo.
Finalmente mi sono data il
diritto di piangere per quel fratellino che non ho potuto conoscere, ma che ora
sento vicino perchè ci siamo riconosciuti ed entrambi ci siamo dati il permesso
di andare oltre.
Non possiamo cancellare il
passato, non possiamo cancellare il dolore, ma sicuramente possiamo fare in
modo di renderlo conscio ed accoglierlo, dare un nome a quel fratello o sorella
non nati, dirgli addio e riconoscere che loro avevano bisogno per evolvere di
fare quell'esperienza e noi abbiamo il diritto di esistere e di vivere una vita
meravigliosa perchè quel dolore ci ha reso le persone speciali che siamo oggi.
Portare a consapevolezza la
perdita del gemello ci libera finalmente da un fardello che incombe sulla
nostra vita, sul darsi il diritto di esistere ed essere felici, perchè l'altro
non c'è più ma non è che se non vivo con entusiasmo la mia vita posso farlo
tornare o devo espiare la colpa di essere sopravvissuta io... è andata così
come doveva andare...
Queste sono le mie esperienze,
ognuno sviluppa modalità di "sopravvivenza" diverse o con sfumature
diverse, ho incontrato nella Lettura dei Registri Akashici altri gemelli
sopravvissuti ed ognuno aveva esperienze diverse, se le mie parole ti risuonano
e trovi familiari le mie sensazioni ti invito ad approfondire l'argomento....
Come in ogni Ombra c'è dentro
un Dono, anche se nascosto, ci fa paura affrontare quell'Ombra perchè ci fa
stare male, perchè temiamo che sarà sempre peggio ed invece quando è arrivato
il momento giusto per fare quel salto, per affrontare quell'Ombra diventa
piccolissima e svela il Dono che ci stava aspettando.
Nulla arriva mai che non
possiamo affrontare, tutto è solo per il nostro massimo bene; se andasse sempre
tutto bene non muoveremmo un passo dalla nostra zona di comfort, i
"disagi" arrivano per spostarci di lì, dove in realtà non eravamo
veramente a nostro agio, per poter andare in una realtà migliore per noi, più
adatta a noi e rivelare a noi stessi ed al mondo il nostro Valore.
Il pericolo improvviso durante
la gestazione ci ha reso super sensibili (perchè dovevamo prevedere e prevenire
successivi pericoli), ma questa super sensibilità è la stessa che ci permette
di essere grandi ascoltatori, empatici, capaci di percepire le emozioni
dell'altro/a e sostenerlo in modo intuitivo.
Un trauma molto forte subìto
durante la gestazione può portare all'essere Persone Altamente Sensibili (PAS),
non è detto che tutti i Pas siano gemelli sopravvissuti, nè che tutti i gemelli
sopravvissuti diventino Pas, ma chi si "scopre" PAS scopre il Dono
meraviglioso ricevuto che può migliorare la propria vita e la vita di chi lo
circonda perchè smette di sentirsi "strano" e può usare in modo
consapevole i doni che questo modo d'essere dona appunto....
Lo scopo di questo mio scritto
non è certo un auto crogiolamento nel dolore, voglio solo portare la mia
esperienza perchè possa essere di aiuto a chi vive la stessa "realtà"
ed un incoraggiamento per chi si trova ora a dover affrontare questa presa di
coscienza: si supera...
"Lavorando su di sè",
autoosservandosi, accettandosi così come si è ed accettando ciò che ci è
successo finalmente arriva il giorno in cui continui ad avere
"paturnie" (come le ho avute prima di partire per le vacanze), ma non
ti fai più fermare da esse, impari a sorridere per quella mente così fantasiosa...
sia quel che sia... cadrà l'aereo... ripartirò da un'altra vita e via ;-)
....
Humour noir a parte, la
sensazione che mi accompagna dopo aver sciolto con i Registri Akashici questo
dolore è quella di non sentirmi più a metà, sono un intero come tutti quelli
che mi circondano.
E' difficile essere Grati per
qualcosa di brutto che ci è successo, ma se considero che è proprio grazie a
quel vissuto che sono qui ora a vivere una Vita Meravigliosa e Completa perchè
sono sempre più in contatto con la mia Anima ed ho scoperto Talenti
meravigliosi e sentito la Forza dentro di me per affrontare questa ed altre
"brutte situazioni" posso solo essere Grata alla Vita.
Con Amore
Marinella