Il sensazionalismo mediatico è ormai una pratica
riconoscibile e nota ed è uno dei principali motivi per smettere di seguire i
media “tradizionali”.
In pratica si prende una notizia marginale, insignificante e
spesso anche non veritiera la si enfatizza, la si infiocchetta e si traggono
deduzioni parziali ma sensazionali, tralasciando tutti i particolari che
potrebbero portare ad una diversa interpretazione o semplicemente far sorgere
dei dubbi.
Ad esempio una bambina di pochi mesi con i genitori vegani
(o forse no) finisce all’ospedale per problemi nutrizionali ed ecco cha parte
la campagna mediatica anti-vegan e poco importa se i genitori non erano davvero
vegani, se hanno commesso degli errori che prescindono la scelta Vegan ed
infine poco importa che per una bambina di pochi mesi non ha senso di parlare di dieta
vegana dal momento che dovrebbe essere nutrita solo con latte materno.
Sensazionalismo e disinformazione senza senso dunque, che
partono da un caso isolato, non veritiero e marginale al solo scopo screditare
una Scelta di Vita Sana, Naturale e Cruelty-Free al fine di portare avanti interessi
di settore e sostenere lo status quo.
Il Sensazionalismo e la cattiva informazione però non sono
solo prerogative dei mass media e dei grandi gruppi economici, molte persone comuni
che sono fermamente in disaccordo ed infastidite da questo “metodo”, utilizzano
però frequentemente lo stesso modus operandi (che chiamerò Sensazionalismo “etico” )
anche se per motivazioni diverse; in questo caso infatti dietro un tale atteggiamento non ci
sono interessi economici o di potere e controllo come nel caso precedente, ma
soltanto inconsapevolezza ed ego.
Alcuni esempi di Sensazionalismo “etico” :
- Una manifestazione ospita un relatore che ha delle opinioni personali
discutibili su argomentazioni che prescindono la sua partecipazione ed espresse in un contesto diverso, da cui
vengono decontestualizzate e parte l’attacco a tutta la manifestazione.
- Si prova a dare sostegno anche a livello scientifico, appoggiando
relatori e tesi scientifiche contrarie ad una delle più grandi crudeltà
attualmente perpetrate (la vivisezione
animale) e si viene accusati di essere a favore di questa pratica barbarica
adducendo motivazioni filosofiche che definiscono l’approccio scientifico "un
male assoluto".
- Si gestisce un intero evento di portata nazionale in modo
quasi perfetto con grande seguito di pubblico e soddisfazione di tutti i
partecipanti ed ecco che errori marginali vengono amplificati, enfatizzati,
manipolati e travisati al solo fine di tentare di screditare l’intero evento facendo
venir fuori tutto il pregiudizio e la frustrazione dei pochi osteggiatori già
palpabile prima dell’evento stesso.
Poco importa se tutto questo divide e crea fazioni
contrapposte tra persone che hanno a cuore lo stesso ideale;
Poco importa se le critiche sono postume, sterili e non
costruttive;
Poco importa se questo toglie energie che potrebbero essere
utilizzate per la causa ed in contrapposizione dei veri antagonisti del nostro
Stile di Vita (i colossi economici dell’industria alimentare e delle case
farmaceutiche).
Poco importa infine se si utilizza lo stesso modus operandi
di sensazionalismo e disinformazione che i mass media utilizzano proprio per
screditare la Nostra Causa.
Questo accade, a parer mio, quando su tutto prevale l’EGO.
“L’EGO ama lamentarsi, degli altri e delle situazioni.
Il lamentarsi è una delle strategie preferite dall’EGO, per tentare
di acquisire forza; e parte di questo schema è dato dall’appiccicare etichette
negative sugli altri.
L’EGO ama dar torto per avere ragione, perché avere ragione significa porsi in una
posizione di superiorità morale immaginaria rispetto all’altro.
L’EGO è maestro nella percezione selettiva e
nell’interpretazione distorta, confonde le opinioni ed i punti di vista con i
fatti.” (cit.)
Non è mia intensione giudicare nessuno e non mi importa
molto del giudizio altrui, ho voluto solo esprimere la mia opinione su alcuni
fatti che mi hanno fatto pensare.
Sono consapevole che ognuno di noi ha il proprio percorso, le
proprie motivazioni ed il proprio “bagaglio” psicologico ed emotivo che si
riflette nella vita di tutti i giorni.
Felice Vita a tutti
Salvatore
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