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Considerazioni sul Copyright:

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martedì 11 novembre 2025

Il vero scopo del conoscere alcune vite passate

 


Scoprire qualcosa di una vita precedente non significa iniziare a soffrire nella vita attuale “anche” per quel fatto o dinamica accaduti in quell’altra vita, bensì significa acquisire consapevolezza di quella ferita, di quell’irrisolto e scioglierla anche nella vita attuale.

Se si è attivato il ricordo inconscio di quella vita è perché nella vita attuale c’è qualcosa di simile, non si era sciolta quella problematica e la riviviamo in modalità diversa e con persone diverse per poterla finalmente integrare.

Lo scopo di una ricerca di blocchi provenienti da vite precedenti risulta dunque non frutto di un’effimera curiosità o una forma di masochismo, ma un desiderio profondo di lasciar andare definitivamente dinamiche, credenze, legami e tutto ciò che ci impedisce di brillare e di manifestare la nostra Luce.

Siamo Luce, siamo un’Anima eterna ed immortale che fa esperienze diverse per sperimentare sé stessa e sperimentare emozioni, percezioni, per “studiare” sé stessa e la natura…

E’ inevitabile avere irrisolti nella vita attuale ed irrisolti provenienti da altre vite, non possiamo né dobbiamo diventarne ossessionati nel ricercarli e risolverli tutti, ma è importante impegnarsi a scoprire quelli che ci bloccano maggiormente, integrarli e guarirli dentro di noi con la Consapevolezza attuale (in altre vite non avevamo la stessa Consapevolezza di ora, siamo cresciuti spiritualmente) e vivere finalmente Felici e poter Creare ogni giorno consci del nostro Valore.

 

Appendice per gli scettici razionalisti:

 E per gli scettici ultra razionalisti e materialisti che non “credono” alle vite passate?

Non ho prove materiali per dimostrare la veridicità della reincarnazione, sebbene senta questa Consapevolezza come vera dentro di me, con la parte razionale e limitata non posso provarne l’esistenza, è come se una goccia d’acqua volesse capire rimanendo all’interno di sé stessa la vastità dell’oceano, può farlo solo se si percepisce parte di qualcosa che va oltre la sua limitatezza temporanea. “In giro” ci sono comunque tante testimonianze, basta solo approfondire l’argomento…

A chi mi rivolgesse però una domanda diretta alla ricerca di una risposta “razionale” mi sono data una spiegazione che mi sembra plausibile e comprensibile per chi non vuole mollare l’emisfero sinistro del cervello a favore dell’uso di entrambi in Connessione: ci sono situazioni o cose accadute nel mio passato che possono essere state talmente dolorose da non riuscire ad essere integrate e limitano lo svolgimento della vita stessa e quindi creo una “vita alternativa” per poter rielaborare quel dolore e per poterlo affrontare con un distacco tale da poter essere “sopportabile” e superabile perché si ha la percezione che appartenga ad un luogo lontano nel tempo e nello spazio, un altro/a me in un'altra vita ha "subito" quell'evento quindi posso scioglierlo meno dolorosamente.


Il mio invito però è quello di sforzarsi di superare i limiti autoimposti nell’utilizzare l’emisfero sinistro e smettere di cercare di capire tutto solo con la “mente matematica”, siamo molto più di questo e comprenderlo ci ridà il Potere dell’Essere Speciali che siamo.

Marinella


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