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domenica 10 agosto 2025

Il Potere della Guarigione con la Vibrazione


... Ogni emozione ha un tono se lo ascolti guarisce se lo blocchi ammala.

... L'anima guarisce quando il corpo vibra senza paura.

... Guarire non è tornare a ciò che eri, è vibrare con ciò che sei ora.

... La frequenza della gratitudine ripara ciò che la paura ha danneggiato.

...La guarigione inizia quando smetti di combattere ciò che sei.

(...)

La vera guarigione non è un traguardo, è uno stato in cui il tuo corpo, la tua anima e la tua storia possono suonare insieme senza guerra, senza maschera, senza vergogna, non sei qui per essere perfetto, sei qui per essere in risonanza e quando entri in quella vibrazione tutto si riallinea, il cuore batte con ritmo, il respiro diventa preghiera, i passi suonano come musica, la vita ti accompagna come un'orchestra invisibile che aspettava solo che tu ti accordassi. Ricorda: non devi trovare la tua voce, ce l'hai già, devi solo smettere di silenziarla, non devi essere luce, devi essere vero. La vibrazione più alta è l'autenticità, guarire non è cambiare, è tornare alla tua nota originale, quella che avevi prima che il mondo ti chiedesse di essere qualcun altro. Se hai letto fin qui forse una parte di te ha già iniziato a ricordare e se ti senti pronto non cercare altro, non aspettare il momento giusto, siediti, respira, ascolta, vibra, perché la nota che stavi cercando sei tu. Non dimenticare mai il suono che sei che ovunque tu vada.

Estratto da Il Manoscritto Proibito di Pitagora: Il Potere della Guarigione con la Vibrazione.

(…)

Capitolo 6

Ogni emozione ha un tono se lo ascolti guarisce se lo blocchi ammala.

Quando ero giovane credevo che alcune emozioni fossero negative: la rabbia, la tristezza, la paura, cercavo di controllarle, di evitarle di reprimerle, ma un giorno vidi un bambino piangere senza vergogna il suo viso vibrava, il suo petto si muoveva come un tamburo antico e poi improvvisamente rise, come se il pianto avesse solo preparato la sua anima a ricevere una nuova frequenza; lì capii che le emozioni non sono ostacoli, sono onde che passano e se le trattieni, se le interrompi, se le giudichi, diventano tossine.

La rabbia non espressa si cristallizza nel fegato, la tristezza trattenuta appesantisce, i polmoni, la paura negata contrae i reni, lo sapevamo già anche se non lo dicevamo così, ecco perché quando qualcuno arrivava con dolori persistenti non cercavo solo il punto del corpo, ma l'emozione non liberata; quando hai smesso di piangere? chiedevo, quando hai smesso di cantare? quando hai smesso di dire la verità?  … e molti cadevano in ginocchio perché quelle domande facevano vibrare corde dimenticate.

La guarigione non iniziava con un tocco ma con il permesso di sentire di nuovo, non come terapia, ma come ritorno alla propria nota originale, le emozioni non sono un errore, sono musica che cerca di essere ascoltata e ogni volta che reprimi ciò che senti abbassi la tua frequenza, non ti rendi conto ma il corpo lo sa, il corpo sempre sa e quando non lo ascolti urla, urla con stanchezza, con insonnia, con infiammazione, per questo la medicina non può essere solo fisica deve essere anche emotiva, vibrazionale, sonora.

Ho visto uomini forti guarire quando finalmente urlavano quello che avevano taciuto per anni e donne coraggiose sciogliere nodi solo permettendosi di tremare davanti a qualcuno che non le giudicava. Non si guarisce trattenendo, ma permettendo.

Ogni volta che senti un'emozione salire chiediti: "Posso sentirla senza reprimerla? Posso permetterle di passare attraverso di me senza identificarmi?”

Non devi essere travolto, devi solo ascoltare il suo tono, onorarlo e poi lasciarlo andare.

Le emozioni sono Vibrazioni in movimento se le rispetti ti accordano, se le neghi ti disarmonizzano ecco perché un pianto sincero a volte cura più di 100 preghiere dette senza sentire, perché quando il Suono dell'Anima si esprime tutto il corpo ricorda chi è e non c'è medicina più potente di questo ricordo.
(…)

Capitolo 8
L'anima guarisce quando il corpo vibra senza paura. Ho visto persone recitare centinaia di mantra, fare anni di terapia, seguire le tecniche più complesse senza guarire e poi all'improvviso in una notte qualunque lasciarsi andare a un tremito, a un respiro profondo, a una risata sincera e guarire, non perché avessero capito qualcosa, ma perché avevano smesso di controllare. Il controllo è la frequenza della paura e la paura è la nota che disconnette l'anima dal corpo, la paura non è il nemico, è un campanello, ti dice che stai cercando di forzare un ritmo che non è più tuo. Quando hai paura il corpo si contrae, la voce si spegne, il cuore accelera, non è punizione, è protezione, il corpo sta dicendo “così non posso cantare” e se invece di combattere la paura la ascoltassi? se la ringraziassi per il messaggio e poi piano tornassi al tuo centro? Non puoi guarire mentre lotti con te stesso, la guarigione arriva quando smetti di cercare di essere perfetto e inizi a vibrare nella tua verità, anche se è imperfetta, il corpo guarisce quando si sente al sicuro, l'anima torna quando smetti di mentirle, non devi essere luce per guarire, devi essere vero, le vibrazioni più alte non sono quelle pure, sono quelle autentiche, anche il dolore se è autentico ha la sua medicina, anche la rabbia se è consapevole può liberare un nodo antico. Il problema è che abbiamo imparato a fingere, fingere di star bene, fingere di sapere, fingere di essere forti, ma il corpo non finge, il corpo sa e quando la tua frequenza non corrisponde alla tua verità si ammala, smetti di chiederti cosa fare, chiediti chi stai cercando di essere e se la risposta è diversa da chi sei ora torna, torna a vibrare senza maschera, senza difesa.

Capitolo 9

Guarire non è tornare a ciò che eri, è vibrare con ciò che sei ora.

Molti cercano la guarigione come un ritorno, “voglio tornare a come mi sentivo prima, voglio ritrovare la mia energia di un tempo”, ma ciò che eri prima era un passaggio, non una destinazione.

La guarigione non è un ritorno, è una nuova armonia, una nuova nota che nasce dopo la dissonanza come una corda, che, dopo essere stata tirata troppo, trova finalmente il suo centro, non sarai mai più quello di prima e questo è il dono, perché chi eri prima aveva bisogno di ammalarsi per ricordare, ora che ricordi, puoi suonare diversamente, più lento forse, più profondo sicuramente e anche se il mondo non ti riconosce più, tu sentirai di essere finalmente in risonanza. Non inseguire chi eri, onora chi stai diventando, ogni sintomo è stata una nota fuori posto, ogni caduta un'ottava più bassa, ogni risveglio una nuova scala, se ascolti con amore tutto ciò che è accaduto ti ha portato a questo momento e da qui puoi scegliere che musica suonare, non per il mondo ma per te e se la tua melodia è vera chi deve ascoltarla arriverà, il corpo non dimentica, ma può perdonare quando smetti di obbligarlo a essere ciò che non è inizia a rilassarsi e quando si rilassa torna a vibrare.

Il segreto non è correggere, è accompagnare. Non guarirai se non accetti chi sei oggi, non guarirai se giudichi ciò che hai provato ieri, la vera guarigione non è assenza di sintomi, è presenza consapevole, è quando smetti di rincorrere la salute e inizi a vivere nella tua frequenza, qualsiasi essa sia, e da lì il corpo si accorda e l'anima canta e la vita diventa musica non teoria.

Capitolo 10

La frequenza della gratitudine ripara ciò che la paura ha danneggiato. Dove vibra la gratitudine la ferita perde potere. Molti mi chiedono: “quale tono devo usare per guarire? quale ciotola suonare? quale nota dare?” e a volte rispondo con un paradosso: il tono più alto non è sempre un suono, a volte è un sentimento sostenuto e quel tono, quella vibrazione silenziosa che trasforma di più è la gratitudine. Non parlo di dire grazie con la bocca o scrivere liste per sforzarsi di vedere il bene, parlo di una frequenza interna che si attiva quando l'anima smette di combattere e inizia ad abbracciare. Lo scoprii io stesso in un momento in cui non avevo nulla per cui essere grato, avevo perso una persona amata, il mio corpo era esausto e la mia mente vuota, eppure in quel silenzio interiore sentii una lieve vibrazione come un impulso caldo nel petto, non era pace, non era amore, era una presenza che mi diceva "Sei ancora qui" e bastò. Quella era gratitudine, non per qualcosa in particolare, ma per il semplice fatto di esistere in quel momento e da quel giorno capii qualcosa che nessuna formula mi aveva insegnato: la gratitudine non è un'emozione, è una frequenza che ripara, che pulisce, che riporta il corpo alla sua nota originale. Ho visto malati resistere a ogni trattamento finché non iniziavano a essere grati, non per la malattia, ma per ciò che stavano scoprendo attraverso di essa e qualcosa cambiò, le loro cellule smisero di difendersi, i muscoli si ammorbidirono, la loro vibrazione si alzò. La paura chiude, la gratitudine apre, non puoi tenere paura e gratitudine insieme, una annulla l'altra e quando scegli di essere grato anche per il più piccolo raggio di luce stai riordinando tutto il tuo campo vibrazionale. Una volta chiesi a un discepolo di non dire grazie con le parole, gli chiesi di dirlo col corpo. Com'è un corpo grato? Come cammina? Come respira? e mentre lo praticava qualcosa in lui iniziò a guarire, senza parole, solo con presenza. Il corpo riconosce la gratitudine come permesso di smettere di difendersi, di lasciarsi andare, di fidarsi, di rigenerarsi. Non essere grato solo quando le cose vanno bene, sii grato per l'apprendimento, per gli errori, per il dolore che ti ha insegnato il tuo vero valore e allora scoprirai che la gratitudine non è una conseguenza, è una causa. Quando sei grato la tua frequenza sale e quando sale tutto ciò che non vibra con te si dissolve. Fai della gratitudine un'abitudine vibrazionale, una postura energetica, un'offerta silenziosa all'universo, perché dove c'è gratitudine la malattia non può restare.

Capitolo 11

La guarigione inizia quando smetti di combattere ciò che sei. Non sei rotto, sei stanco di rifiutarti. Anch'io per anni volli cambiare, essere più forte, più gentile, più saggio, meno impaurito, mi guardavo come se fossi uno strumento imperfetto e ogni giorno cercavo di correggermi con disciplina, pretese e colpa, finché un giorno mi sedetti davanti a una ciotola tibetana, la colpii delicatamente e non suonava bene, provai ancora e ancora, colpi più forti, angoli diversi, nulla e poi, senza pensarci la lasciai in silenzio, non la forzai, non la corressi, aspettai, respirai con lei e dopo qualche minuto emise un suono, chiaro, rotondo, perfetto e capii: a volte lo strumento non suona male perché è rotto, ma perché stai cercando di farlo suonare come qualcosa che non è.

E’ ciò che accade con te, col tuo corpo, con la tua storia, con le tue emozioni, lotti con ciò che senti, con ciò che pensi, con ciò che non hai ancora raggiunto e quella guerra interna crea più rumore, più tensione, più malattia di qualsiasi vibrazione esterna. Nessuno guarisce dal rifiuto, tutto inizia con la riconciliazione, ho visto persone in lotta costante col loro passato, col loro corpo, con la loro sensibilità e quella lotta silenziosa finisce per esaurire il loro sistema nervoso, la loro voce, la loro schiena, i loro sogni. Non sei debole per sentire, non sei danneggiato per non adattarti, non sei perso per aver bisogno di silenzio, sei vivo e la vita è vibrazione in movimento, non una linea retta. Una volta un discepolo mi disse: "Maestro non voglio più essere come sono" e io risposi: "Allora non guarirai mai, perché il corpo rilascia il dolore solo quando sente che non sarà più attaccato."

La tua guarigione non dipende dall'essere qualcun altro, dipende dal tornare a te stesso incondizionatamente. Come parli a te stesso quando fallisci? Come respiri quando ti guardi allo specchio? Come suoni quando sei solo? Anche questo vibra, anche questo crea un campo energetico. Il tuo corpo ascolta tutto questo e non guarisce quando sei duro, ma quando sei presente, quando smetti di sforzarti e inizi a permettere, quando lasci andare l'idea di essere migliore e inizi a sentire la bellezza di essere esattamente ciò che sei perché in quel momento le tue cellule smettono di difendersi e iniziano a fidarsi, il sistema si apre, la voce torna, la pelle si illumina, non perché hai vinto, ma perché hai smesso di combattere. La vera guarigione non è un traguardo, è uno stato in cui il tuo corpo, la tua anima e la tua storia possono suonare insieme senza guerra, senza maschera, senza vergogna, non sei qui per essere perfetto, sei qui per essere in risonanza e quando entri in quella vibrazione tutto si riallinea, il cuore batte con ritmo, il respiro diventa preghiera, i passi suonano come musica, la vita ti accompagna come un'orchestra invisibile che aspettava solo che tu ti accordassi. Ricorda: non devi trovare la tua voce, ce l'hai già, devi solo smettere di silenziarla, non devi essere luce, devi essere vero. La vibrazione più alta è l'autenticità, guarire non è cambiare, è tornare alla tua nota originale, quella che avevi prima che il mondo ti chiedesse di essere qualcun altro. Se hai letto fin qui forse una parte di te ha già iniziato a ricordare e se ti senti pronto non cercare altro, non aspettare il momento giusto, siediti, respira, ascolta, vibra, perché la nota che stavi cercando sei tu. Non dimenticare mai il suono che sei che ovunque tu vada.

Testo Completo qui :
Il Manoscritto Proibito di Pitagora: 
Il Potere della Guarigione con la Vibrazione.






















venerdì 27 giugno 2025

Brevi sonnellini e Gong

 


<< Albert Einstein aveva un’abitudine curiosa: faceva dei brevi sonnellini tenendo una chiave in mano.

Non è una metafora. È letterale.

Si sedeva su una poltrona, con il braccio penzolante, e teneva una chiave sospesa sopra una piastra di metallo posta a terra. Appena stava per addormentarsi, la mano si rilassava, la chiave cadeva e il rumore lo svegliava.

Perché lo faceva?

Einstein aveva scoperto —e oggi la neuro-scienza lo conferma— che il momento tra la veglia e il sonno, chiamato fase ipnagogica, è una miniera d’oro per la creatività. Il cervello inizia a generare idee brillanti, immagini vivide, connessioni imprevedibili… che però spesso dimentichiamo appena ci addormentiamo del tutto.

Einstein interrompeva apposta quel momento. Non voleva perdere quella scintilla. Gli bastavano pochi secondi di ispirazione per accendere una nuova idea.

La cosa più sorprendente? Anche artisti come Dalí e scrittori come Edison lo facevano.

Oggi, alcuni ricercatori hanno replicato questo metodo con risultati affascinanti: maggior produttività, idee più creative, sogni più vividi e una memoria più acuta.

Quindi, se un giorno vedi qualcuno appisolarsi con una chiave in mano… forse non è pazzo.

Forse è a un passo da scoprire qualcosa di geniale. >>

Dopo aver letto questo testo ho pensato immediatamente al Bagno di Gong: questa pratica oltre che promuovere Benessere e Rilassamento agisce facendo sì che la mente si faccia da parte per lasciar spazio alla Comunicazione con il Sé più profondo, tant’è vero che si possono visualizzare o percepire ricordi o ricevere messaggi o intuizioni.

Il Suono e le Vibrazioni dei Gong e delle Campane Tibetane inducono ad uno stato vibrazionale di Onde Theta: le onde del rilassamento profondo.

Solitamente in stato di dormiveglia, quello stato di cui parla l’articolo, si registrano queste onde e si distinguono dalle onde del sonno e della veglia.

In effetti diverse persone raccontano di “viaggi” e percezioni durante i Bagni di Gong ed intuizioni ed emozioni molto coinvolgenti.

Quello stato di Rilassamento Profondo permette proprio di reincontrare Sé stessi in profondità, occuparsi di qualcosa che cerca di emergere in superficie di cui si ha bisogno di liberarsi o di cui si ha bisogno per vivere al meglio la propria vita.

Durante il nostro percorso spirituale abbiamo incontrato diverse “tecniche” e “pratiche” alcune interessanti, altre meno, ma quando abbiamo incontrato i Suoni ci siamo innamorati: una Coccola delicata che senza sforzo mentale (anzi la mente viene esclusa in quei momenti) permette balzi evolutivi meravigliosi. Naturalmente non fanno tutto da soli, c’è apertura alla crescita ed impegno da parte nostra, ma il tutto diventa più leggero e facile quando il proprio percorso è accompagnato dai Suoni.


mercoledì 25 giugno 2025

Spiritualità "moderna"

 



Non esiste la meditazione perfetta, né il luogo o il momento perfetto per la meditazione.

Trova la tua Meditazione, trova la tua modalità, con i tuoi tempi e ovunque sei è sempre il momento giusto per la meditazione, la tua meditazione.

Non è più il tempo di “scappare” dalla materia nella spiritualità, non è più il tempo di ritirarsi in qualche ashram o convento religioso per contattare il Divino: il Divino lo si trova dentro di Sé ovunque ci troviamo.

E’ il tempo di vivere la materia in modo spirituale, di portare quella sensazione di Pace e Amore che si trova meditando nella quotidianità, spiritualizzando la nostra vita e rendendo speciali i gesti più semplici e quotidiani.

Per crescere ed evolvere è importante ritrovare sé stessi e non è lasciando il lavoro o il partner o diventando “operatore olistico” che realizziamo la “missione della nostra Anima”, ma è diventando nella vita quotidiana ciò che si è dentro lì dove ci si trova…

Questo non significa che lavoro, partner, famiglia o amicizie dobbiamo farceli andare tutti bene, se un “ambito” o una persona non sono più in armonia con noi è giusto prendere strade diverse, ma ho visto in questi ultimi anni o fare colpi di testa (per poi pentirsene poco dopo) o persone bloccate dalla paura perché convinte di dover rivoluzionare la propria vita completamente.

Allo stato attuale siamo cambiati, siamo diventati tutti più “sensibili” ed inevitabilmente chi più chi meno ha ampliato le proprie percezioni, iniziando o amplificando Comprensioni Spirituali e riscoprendo Talenti innati sopiti.

 Se sei meccanico e ti piace aggiustare le auto ma hai iniziato a vedere o percepire persone che non ci sono più non è detto che devi chiudere l’officina ed iniziare a fare il Medium, potrebbe essere che le tue capacità si possano armonizzare in un modo che conosci solo tu, senza necessariamente stravolgere la tua vita, ma assecondando piccoli cambiamenti benefici.

Conoscersi profondamente e spiritualizzare la propria vita significa portare nel mondo ciò che si ha dentro in modo originale, significa che le mie intuizioni mi permetteranno di creare qualcosa di nuovo unendo le conoscenze acquisite, cocreando in sinergia di razionalità ed intuito: le percezioni extrasensoriali, i “messaggi” ricevuti lavorano in armonia con la razionalità, femminile e maschile si uniscono e creano qualcosa di meraviglioso e stupendo che ancora non c’è. 

E allora quando è il momento giusto per Meditare? Ogni volta che ne senti la necessità.

Per "evolvere" devo meditare nel modo classico? Assolutamente no, perchè vivere il momento presente qualsiasi cosa si stia facendo è meditare e puoi anche crescere ed evolvere lavando i piatti o spazzando casa se lo fai in piena presenza perchè meditare significa essere Connessi con il proprio Sè più profondo e con l'Universo intero.

Quindi non scappare dalla "materia", non affidarti al guru di moda del momento, nè diventa il guru di moda del momento: semplicemente spiritualizza la materia, spiritualizza la tua Vita.


 

Realtà soggettiva e Specchi

 


Si parla spesso di “Realtà Soggettiva” e “Specchi”, ma non è sempre facile capire che tipo di specchio è una determinata persona per noi.

Per vederla in modo più pratico e semplice mi viene da dire che tutti noi abbiamo diverse sfaccettature e non ci comportiamo allo stesso modo con tutti, questo diciamo è anche piuttosto ovvio perché non avremmo lo stesso atteggiamento mentre ci divertiamo con le amiche in un ambiente informale o mentre visitiamo una Cattedrale… 

Allo stesso modo ci possiamo accorgere che a volte abbiamo un comportamento diverso a seconda della persona che abbiamo di fronte ed in alcune occasioni possiamo perfino stupirci di aver detto una certa frase, perché magari “non è da noi”…

Quando interagiamo con un’altra persona entriamo nel suo “film”, diventiamo attori del suo “film” ed andiamo in risonanza con parti della persona che sono anche dentro di noi.

Se una persona si comporta male con noi, ma a tutte le altre persone appare un angelo incarnato, non vuol dire che ci stiamo sbagliando: in realtà quella persona dentro di sé ha quella parte, quell’aspetto malevolo che con gli altri riesce a mascherare, con noi non riesce (o non vuole) perché risuona con qualcosa di noi…

Potremmo per esempio dover imparare dal suo comportamento una certa “lezione di vita”, potremmo dover vedere di noi che mettiamo sempre il benessere degli altri prima del nostro per esempio e la sua invadenza nel prendere più del “dovuto” ci permette di vedere come il nostro modo di fare va cambiato, non solo con lei/lui ma nei confronti di tutti.

Quindi la realtà è soggettiva non perché alcune persone impazziscono temporaneamente e si comportano male con noi (e lo facciamo anche noi talvolta, ma non ce ne accorgiamo) ma in realtà sono brave persone…ognuno ha dentro di sé diversi aspetti e mostra di sé l’aspetto che va in risonanza con la persona che ha di fronte.

C’è sempre qualcosa da imparare nelle relazioni e dagli incontri con gli altri, è il nostro modo di evolvere… 

Non evolviamo uscendo fuori dal mondo, andando a rifugiarci su un eremo a meditare o pregare tutti i giorni, evolviamo osservandoci allo specchio che riflettiamo nel mondo, portiamo fuori di noi ciò che abbiamo dentro perché così possiamo vederlo.

Per poter sciogliere presto i nodi che ci creano disagio, che ci fanno incontrare sempre quel tipo di persona con quello specifico atteggiamento che ci fa stare male è importante capire qual è la ferita dentro di noi che genera questi incontri.

Potrebbe essere che talvolta incontriamo persona che si comporta come eravamo noi un tempo perché così comprendiamo quanto siamo cresciuti. Più spesso capita che ci imbattiamo nello stesso atteggiamento che abbiamo subito nell’infanzia e/o che si ripete da anni con persone diverse, in modalità leggermente diversa, ma il fulcro è sempre lo stesso.

Se ho un problema con l’autorità, se da piccola ho sempre ubbidito perché quello era il mio modo per farmi amare e non ho rifiutato nemmeno quando certi “ordini” mi risultavano insensati ed andavano contro il mio stesso benessere, mi imbatterò in persone che cercheranno di imporre la propria autorità fino a che non ne potrò più ed inizierò ad ascoltare me stessa. Siccome però non mi sono “ribellata agli ordini” per tanti anni mi ritroverò con tanta rabbia repressa e non riuscirò a gestirla reagendo in modo consono, anzi potrei far danni a me stessa ed a chi mi circonda perché non so come si fa ad esprimere sé stessi perché per tanti anni ho dovuto mettere da parte i miei bisogni, il mio Io. Quando avrò imparato a disubbidire in modo non distruttivo, semplicemente manifestando ciò che sono e ciò che voglio per me allora mi sarò liberata definitivamente di quella ferita.

E chi cercava di imporre la sua volontà su di me? Cercherà altri su cui imporsi e quindi uscirà dalla mia vita o rimarrà nella mia vita avendo a sua volta visto questo suo atteggiamento impositivo e quindi avrò aiutato lui/lei nel vedere il suo nodo profondo, ci lavorerà su e la relazione migliorerà.

Per relazione intendo qualsiasi tipo di interazione a due: con il partner, con un familiare, con un amico, con un collega, etc. 

Nella società attuale si tende ad usare il Consumismo anche nelle relazioni, quando qualcosa non funziona non ci si pensa più su e si va oltre... ma come non è sensato lo spreco sugli oggetti ancor di più lo è con le relazioni... si può cercare di trovare una soluzione, ci si parla onestamente sviscerando tutto ciò che non va e si valuta se io e l'altro/a siamo disposti a cambiare un atteggiamento, una modalità, insomma si cresce insieme perchè la "ragione" non è mai esclusivamente da una sola delle due parti. 

Certamente se l'altro/a fa finta di nulla, non vuole cambiare e non è disponibile a fare la sua parte è chiaro che quella relazione è finita, ma diamoci una possibilità piuttosto che ricorrere al consumismo sfrenato... anche perchè se non risolvo il mio malumore che attribuisco alla vicina maleducata posso cambiare tutte le case che mi pare troverò sempre qualcuno pronto a darmi noia.

Là fuori c'è lo specchio di qui dentro, cambia dentro se lo specchio che vedi fuori non ti piace e vedrai che ci sarà uno specchio tutto nuovo e meraviglioso appena sarai pronta/o a vederlo.


La realtà filtrata



Se indossiamo un paio di occhiali con le lenti rosse, il nostro mondo sarà rosso, sarà filtrato da quelle lenti e noi non vedremo il mondo reale, non vediamo la Verità, perché la filtriamo attraverso quelle lenti. 

Le lenti rosse sono le nostre ferite, le nostre credenze, il nostro ego… non possiamo escludere l’ego, né credo si possa mai vedere tutti la stessa realtà perché ognuno ha la sua realtà, ognuno crea il suo mondo.

Però possiamo andare ad osservare le lenti, scoprire quali sono i nostri trigger, quali sono le credenze che ci limitano, possiamo integrare le nostre ferite accettando quelle parti di noi, quelle maschere che abbiamo iniziato ad indossare per proteggerci e più ci liberiamo di parti obsolete che non ci sono più utili anzi ci trattengono più possiamo vedere la realtà con occhi diversi ed iniziare a trasformare il mondo per come lo vogliamo noi, creandolo da una base evoluta e consapevole che è dentro di noi e sta aspettando di mettersi all' opera: iniziamo a Creare dall’ Amore, non più dalla paura. 

Non smettiamo di vedere la realtà attraverso un filtro, ma modifichiamo quel filtro in modo da avere una vita più in Vibrazione con la nostra vera Essenza, non facendoci più trascinare da emozioni o pensieri che ci hanno aiutato a "sopravvivere" in passato ma che ora non solo non ci sono più utili ci fanno stare male....

La vera guarigione avviene quando finalmente ci ascoltiamo e ci osserviamo, smettiamo di cercare di pettinare lo specchio perchè ci vediamo spettinati, iniziamo invece a "pettinarci" noi e cambiando il Dentro il Fuori si adatta inevitabilmente ed inesorabilmente.


mercoledì 11 giugno 2025

Cos'è la resa?

 


Cos’è la resa

 Qualche tempo fa leggendo un libro mi sono irrigidita quando diceva che per essere Felici bisognava arrendersi e affidarsi, in questo modo secondo me il libero arbitrio va a farsi benedire e siamo sempre nella dinamica esteriorizzante in cui “io non sono perfetta/o di fronte a Dio/Universo/comunque lo vogliamo chiamare e quindi non posso far altro che delegare la mia vita”….

Ad un certo punto però ho capito, mi è stato chiaro cosa significa veramente la resa e volevo condividere questo mio pensiero…
Prendiamo un puntino bidimensionale su un foglio, la sua Realtà è che esiste il sotto ed il sopra, l’avanti e l’indietro, se arriva una sfera tridimensionale e cerca di spiegargli la profondità il puntino non può capire perché nella sua Realtà quella cosa non esiste…
La nostra mente/ego è limitata e la utilizziamo per vivere ed avere delle comprensioni in questo “gioco terrestre” di dualità e separazione, non può capire cos’è l’Anima eterna ed immortale, al di fuori del tempo e dello spazio, non può capire concetti come l’Essere Uno perché limitata appunto come quel puntino.
La resa quindi appartiene alla mente/ego non all’Anima che siamo, la resa è accettare questi concetti, percepirli e sentirli risuonare come veri e agire la vita nella terza dimensione dal punto di vista dell’Anima che siamo, abbandonando quel senso di separazione e dolore che l’ego continua a rimandare perché non è capace di comprendere, di razionalizzare, non può perché è come se volesse fare entrare tutto l’oceano in una bottiglia, non ci starà mai…
Quindi il libero arbitrio appartiene all’Anima e non si tratta di “farsi passare la vita addosso tanto nulla cambia”, ma si tratta di riconoscersi ad un livello più evoluto dell’ego/mente e vivere seguendo il proprio Cuore, seguendo la parte più profonda di Sè ❤

Marinella

domenica 8 giugno 2025

Registri Akashici

 



I Registri Akashici non esistono per predire il futuro ma per ricordarti chi sei, per ricordarti che tu sei ancora l’autore, lo sei sempre stato ed il prossimo capitolo aspetta di essere scritto da un luogo di pieno ricordo di te, sovranità e verità.

Ogni volta che recuperi un frammento di te che credevi perduto riduci la distanza tra chi sei stato e chi sei veramente.

Per saperne di più contattami al 3356475342.

Marinella




mercoledì 4 giugno 2025

Coccole Sonore




Il Maschile ed il Femminile che con ascolto profondo ed intuito creano un Suono Unico, Armonico, Completo.
Suonare a quattro mani crea una sensazione di completezza e coccola, un luogo sicuro e felice da cui partire per approfondire la conoscenza di Sé, per dialogare con quella parte profonda che vuole essere ascoltata, che vuole essere vista ed accettata.

La Dolcezza dei nostri Suoni ti accompagna in un meraviglioso viaggio dentro di te, alla riscoperta del tuo vero te, della tua vera te.

Ricontattare spazi sottili con Amore e Delicatezza permette la trasformazione vera, anzi il ritorno all’origine: smettiamo di far finta di essere chi non siamo veramente, ci liberiamo di tutte le zavorre che la società, la religione, la famiglia etc ci hanno imposto (o che per essere accettati noi ci siamo imposti) e torniamo alla nostra Vera Essenza.

Come tratteresti un cucciolo? Con Amore e Delicatezza….
E allora perché credi che per “risolvere” i conflitti ci voglia scuotimento e violenza?
Non è trattandoti male che guarisci, non è arrabbiandoti e sfogando la rabbia che guarisci.

Accogli e lascia andare il dolore del passato, quel dolore ti ha fatto diventare la persona che sei oggi.

Datti il permesso di essere tu l’adulto di cui avevi bisogno, un adulto sano ed in Coerenza con la sua Anima e inizia oggi stesso ad Evolvere e tornare ad essere chi Sei attraverso l’Amore e la Gioia.

Per anni ci hanno convinto a credere che per ottenere qualcosa ci vuole tanta fatica e tanto sforzo, per anni ci hanno fatto credere che si può evolvere solo attraverso il dolore: l’Universo funziona esattamente al contrario.

Mi dirai: “Beh però in effetti mi succede proprio così” …
Certo che succede: l’Universo vuole solo il meglio per te e quello che chiedi ti rimanda, senza giudizio e senza distinguere tra bene e male, l’Universo ti manda ciò che chiedi con la tua Vibrazione.

Sì perché a parole possiamo anche raccontarcela, è ciò che siamo dentro che crea la nostra Realtà esterna.

E allora decidi ora di smettere di chiedere violenza, dolore, sacrificio…. Inizia da ora ad essere Gioia e Felicità ed inizia da ora a scegliere il meglio per te.

Noi ci siamo con i nostri Suoni Armonici e tu cosa aspetti?

Marinella e Salvatore


venerdì 9 maggio 2025

Sei anche tu una sopravvissuta?

 



Ultimamente è tornata nella mia vita questa "tematica" e forse proprio perchè conclusa e risolta dentro di me è giusto esternarla per poter essere utile a qualcuna o qualcuno che ancora non l'ha superata o forse nemmeno lo sa....

Un mesetto fa circa siamo partiti per le vacanze e come di consueto iniziano ad arrivare pensieri catastrofisti, adoro viaggiare e scoprire posti nuovi, ma gli scenari creati dalla mia mente sono migliori del regista più in gamba che ci sia.... Perchè succede?

Un po' di anni fa "lavorando" su di me ho iniziato ad avere visioni e percezioni non molto chiare e finalmente tramite la Tecnica Metamorfica ho avuto la certezza di essere la "gemella sopravvissuta", ma ciò che mi ha profondamente aiutato è stato l'incontro con i Registri Akashici, ho potuto finalmente sciogliere in profondità questo trauma che mi portavo dentro da tanto.

Le gravidanze gemellari che si interrompono nelle primissime settimane sono abbastanza frequenti, si dice siano intorno al 60%, molto spesso la mamma nemmeno se ne accorge, il bimbo o la bimba che rimangono e nascono invece sì.
All'improvviso il cuoricino che si sente battere vicino a noi nel buio della pancia della mamma non si sente più, ci ritroviamo sole o soli inaspettatamente senza poterne capire il perchè; ci stiamo ancora sviluppando ed in quel momento così delicato siamo emozione pura ed ancestrale e questo dolore immenso, questo lutto improvviso ci segna, ci porterà ad avere atteggiamenti o paure che non ci spieghiamo, non riusciamo a darvi un senso fino a quando non scopriamo il perchè "siamo fatte così", cosa è successo di tanto doloroso.

Ci sono diverse "caratteristiche" anche fisiche che possono farci sospettare di essere il gemello sopravvissuto... Spesso si è mancini o ambidestri, si potrebbe avere una deviazione della schiena anche solo accennata. Si possono avere delle piccole cisti, voglie, Freddy Mercury aveva 4 incisivi in più... l'aspetto fisico può anche non essere così evidente, le conseguenze psicologiche sono sicuramente più lampanti e pervasive.


Innanzitutto si può provare un senso di colpa dell'essere sopravvissuti, come se fossimo stati noi i responsabili, per cui potremmo aver sviluppato un atteggiamento eccessivamente disponibile verso il mondo esterno; essere empatici e disponibili è meraviglioso, ma è giusto sempre ricordare che non posso e non devo mettere l'altro al primo posto nella mia vita, prima ci sono io... non si tratta di egoismo: se non sono in equilibrio e non mi curo prima di me come posso essere d'aiuto a qualcun altro? Anche sull'aereo in caso di pericolo bisogna indossare prima la propria mascherina e poi aiutare gli altri... 


C'è un rapporto ambivalente nei confronti della morte, è qualcosa che già conosciamo e potrebbe spaventarci tanto o addirittura esserne attirati facendo ad esempio sport pericolosi, come se volessimo risentire quella sensazione conosciuta nella pancia. 
Tutto ciò che è "normale" per gli altri per noi non lo è: se devo prendere un aereo o so di dover percorrere con l'auto una strada di campagna sterrata e senza bordo inizio ad immaginare scenari catastrofici... finchè non ne divento conscia le paure mi possono inibire esperienze belle e piacevoli perchè mi faccio trattenere e comandare da esse... naturalmente non è sfidandoci che si risolve tutto, posso anche scegliere di non percorrere itinerari di trekking difficoltosi e con il precipizio a pochi passi... posso però scegliere di smettere di ascoltare le paure quando mi limitano nella vita quotidiana ed in quello che mi piace e fa stare bene...

Mica facile... la paura arriva ben prima della razionalità e quando abbiamo paura non è semplice "controllarla", ma andare alla fonte di quella paura, capire perchè ho sviluppato quel meccanismo (salvifico in certi casi ma non più utile ora per me) mi permette di non esserne più sequestrata, di poterla gestire e magari dopo anni mi accorgo di non averla più quella paura, di averla dimenticata....

Indizi che ci possono far pensare ad una gemellarità interrotta sono diversi: si potrebbe avere avuto degli atteggiamenti "strani" da piccoli, ad esempio comprare tutto doppio (mi piace una maglietta, me ne compro due), addirittura ho letto di una bimba che aveva voluto nella sua cameretta due letti nonostante fosse figlia unica... da piccola io mi ricordo di essere stata profondamente legata ad un mio cugino, di 11 mesi più piccolo di me, lo percepivo più come fratello che come cugino ed ora so che ho cercato il fratello perduto in lui.

Il pericolo può arrivare all'improvviso, quindi si diventa più sensibili ai cambiamenti, si può vedere il pericolo dove non c'è o immaginare situazioni catastrofiche senza limiti, fatta quell'esperienza così paurosa per noi a livello inconscio abbiamo "registrato" che potrebbe succedere qualcosa di brutto a chi vogliamo bene (abbiamo perso un fratello o una sorella e nemmeno eravamo ancora nati), qualcosa di brutto a noi (il resto dei 9 mesi come l'abbiamo vissuto? Con la paura che succedesse anche a noi probabilmente)...

Potremmo quindi avere qualche difficoltà nelle relazioni perchè la paura della perdita potrebbe portarci o a cercare legami simbiontici e profondi o a temere l'amore o l'amicizia per paura di soffrire per un eventuale allontanamento.

Finchè non portiamo a consapevolezza quest'antica ferita ne paghiamo le conseguenze spiacevoli perchè essa agendo nell'inconscio ci spinge ad avere paure che ci limitano e comportamenti che limitano il benessere nostro ed altrui.

C'è la tendenza a proiettare sull'altro il gemello perduto e quindi sviluppare una paura eccessiva di perdita, immaginando anche qui scenari disastrosi... me ne sono accorta in auto, viaggiare in due nell'auto a livello inconscio mi riportava nell'utero e sono stata abbastanza fastidiosa con mio marito (che guida meravigliosamente) per alcuni anni quando mi capitava di andare in agitazione durante i viaggi lunghi. Ora pensando a quei momenti capisco che era tutto collegato.

C'è stato un episodio in particolare molto significativo: siamo andati a trovare un'amica in una strada di montagna un po' dissestata senza bordo (e già lì è stata impegnativa per me), quando siamo arrivati il "parcheggio" era uno sterrato senza bordo semplicemente un po' più largo della strada, sono andata subito in agitazione e non sono voluta scendere dall'auto prima che mio marito parcheggiasse... direi che non c'è bisogno di aggiungere altro....

Dopo i Registri Akashici si sono rotte una tazzina ed una tazza di un set da due, identiche tra loro, ce le eravamo regalate da fidanzatini tanti anni prima ed ho pianto tantissimo, decisamente troppo rispetto a quello che era successo, ma finalmente in realtà quelle rotture mi hanno permesso di far uscire fuori tutto quel dolore che mi pesava inconsciamente e che mi portavo dentro da troppo tempo senza saperlo.

Finalmente mi sono data il diritto di piangere per quel fratellino che non ho potuto conoscere, ma che ora sento vicino perchè ci siamo riconosciuti ed entrambi ci siamo dati il permesso di andare oltre.

Non possiamo cancellare il passato, non possiamo cancellare il dolore, ma sicuramente possiamo fare in modo di renderlo conscio ed accoglierlo, dare un nome a quel fratello o sorella non nati, dirgli addio e riconoscere che loro avevano bisogno per evolvere di fare quell'esperienza e noi abbiamo il diritto di esistere e di vivere una vita meravigliosa perchè quel dolore ci ha reso le persone speciali che siamo oggi.

Portare a consapevolezza la perdita del gemello ci libera finalmente da un fardello che incombe sulla nostra vita, sul darsi il diritto di esistere ed essere felici, perchè l'altro non c'è più ma non è che se non vivo con entusiasmo la mia vita posso farlo tornare o devo espiare la colpa di essere sopravvissuta io... è andata così come doveva andare...

Queste sono le mie esperienze, ognuno sviluppa modalità di "sopravvivenza" diverse o con sfumature diverse, ho incontrato nella Lettura dei Registri Akashici altri gemelli sopravvissuti ed ognuno aveva esperienze diverse, se le mie parole ti risuonano e trovi familiari le mie sensazioni ti invito ad approfondire l'argomento....

Come in ogni Ombra c'è dentro un Dono, anche se nascosto, ci fa paura affrontare quell'Ombra perchè ci fa stare male, perchè temiamo che sarà sempre peggio ed invece quando è arrivato il momento giusto per fare quel salto, per affrontare quell'Ombra diventa piccolissima e svela il Dono che ci stava aspettando.

Nulla arriva mai che non possiamo affrontare, tutto è solo per il nostro massimo bene; se andasse sempre tutto bene non muoveremmo un passo dalla nostra zona di comfort, i "disagi" arrivano per spostarci di lì, dove in realtà non eravamo veramente a nostro agio, per poter andare in una realtà migliore per noi, più adatta a noi e rivelare a noi stessi ed al mondo il nostro Valore.

Il pericolo improvviso durante la gestazione ci ha reso super sensibili (perchè dovevamo prevedere e prevenire successivi pericoli), ma questa super sensibilità è la stessa che ci permette di essere grandi ascoltatori, empatici, capaci di percepire le emozioni dell'altro/a e sostenerlo in modo intuitivo. 

Un trauma molto forte subìto durante la gestazione può portare all'essere Persone Altamente Sensibili (PAS), non è detto che tutti i Pas siano gemelli sopravvissuti, nè che tutti i gemelli sopravvissuti diventino Pas, ma chi si "scopre" PAS scopre il Dono meraviglioso ricevuto che può migliorare la propria vita e la vita di chi lo circonda perchè smette di sentirsi "strano" e può usare in modo consapevole i doni che questo modo d'essere dona appunto....

Lo scopo di questo mio scritto non è certo un auto crogiolamento nel dolore, voglio solo portare la mia esperienza perchè possa essere di aiuto a chi vive la stessa "realtà" ed un incoraggiamento per chi si trova ora a dover affrontare questa presa di coscienza: si supera...

"Lavorando su di sè", autoosservandosi, accettandosi così come si è ed accettando ciò che ci è successo finalmente arriva il giorno in cui continui ad avere "paturnie" (come le ho avute prima di partire per le vacanze), ma non ti fai più fermare da esse, impari a sorridere per quella mente così fantasiosa... sia quel che sia... cadrà l'aereo... ripartirò da un'altra vita e via ;-) ....  

Humour noir a parte, la sensazione che mi accompagna dopo aver sciolto con i Registri Akashici questo dolore è quella di non sentirmi più a metà, sono un intero come tutti quelli che mi circondano.

E' difficile essere Grati per qualcosa di brutto che ci è successo, ma se considero che è proprio grazie a quel vissuto che sono qui ora a vivere una Vita Meravigliosa e Completa perchè sono sempre più in contatto con la mia Anima ed ho scoperto Talenti meravigliosi e sentito la Forza dentro di me per affrontare questa ed altre "brutte situazioni" posso solo essere Grata alla Vita.

Con Amore

Marinella

 


mercoledì 30 aprile 2025

Immaginazione o Intuito

 


Talvolta qualcuno mi chiede se ciò che ha visto o percepito durante la Meditazione dei Registri Akashici sia reale o frutto della propria immaginazione.
Sono qui oggi per confermarti che è reale, non si tratta di autosuggestione. Durante la Meditazione vedi e percepisci ciò di cui hai bisogno in quel determinato momento, può essere più o meno “chiaro” il significato, potresti capire il messaggio dopo un po’, ma di sicuro a livello energetico la Rivelazione è avvenuta.

Durante la Meditazione dò indicazioni generiche in modo da non poterti in alcun modo condizionare né forzare la tua “visione”, fungo da “stimolo” per l’attenzione. Non dò un nome per esempio all’Arcangelo che incontri inizialmente, né te lo descrivo, ti spingo ad osservarlo, ascoltarlo ed osservarti, in questo modo accedi al tuo Sé intuitivo per percepire ciò che ti è utile in quel momento.

Allo stesso modo per esempio all’interno del Registro ti chiedo di guardarti intorno e di vedere se c’è un animale, tu lo vedrai solo se è utile per te vederlo e ne potrai approfondire il significato in seguito, se non è per te in quel momento non lo vedrai.

All’interno dei Registri Akashici quindi la mia funzione è quella di facilitatrice e di ricordarti la presenza e l’attenzione, è un viaggio profondo che fai per conoscerti meglio, per sapere cosa c’è che ti porti dietro dal passato che ti pesa e non ti fa evolvere e quali sono i tuoi Talenti, le tue Qualità che possono essere ampliate consciamente perché già fanno parte di te e “accorgendotene” puoi utilizzarle per vivere una Vita significativa e Felice.

Puoi ripetere la Meditazione dei Registri Akashici ogni volta che vuoi, non c’è limite, è un accesso al Libro della tua Vita, ogni volta “leggi” una pagina diversa che si riferisce alla domanda che poni, un accesso al tuo Sé più profondo.

Ma cosa sono i Registri Akashici?

Giordano Bruno parlava di “Anima Mundi” (Anima del Mondo), Platone lo chiamava “Mondo delle Idee”, Dante parlava di “Amor che move il Sole e le altre Stelle”.  Tutto è permeato da Energia, Amore, non esiste lo spazio vuoto.

L’Akasha è un po’ il sinonimo di questo Amore dove tutto è originato e che contiene il tutto e dove ognuno di noi ha un Registro Akashico (il Libro della Vita).

Con la Meditazione dei Registri Akashici avrai accesso al tuo Libro della Vita per scoprire ciò di cui hai bisogno in questo momento ed avere un Contatto Profondo con la tua Divinità Interiore, il Suono e le Vibrazioni delle Campane Tibetane faciliteranno il tuo Viaggio alla scoperta di parti di te ancora sconosciute per poter trasformare in meglio la tua Vita.

Ti aspettiamo

Felici Vibrazioni
Marinella e Salvatore





 

giovedì 20 marzo 2025

Cos'è la Quinta Dimensione

 

I concetti di Terza e Quinta Dimensione possono essere un po’ ostici da comprendere, ma più che essere compresi secondo me si tratta di percepirli ed incarnarli.

Le Dimensioni non sono qualcosa di fisico, ma sono una Vibrazione, un modo d’Essere, di pensare e di sentire. Si può sempre e solo salire di Dimensione e quando si arriva ad uno stato di Consapevolezza più ampio ed elevato non si torna più indietro al precedente.

Per spiegare la differenza tra le due Dimensioni voglio portarti un esempio che forse può risultare più chiaro.

In Terza Dimensione ti identifichi nel film della tua vita nel personaggio e subisci il copione, non esiste nessun libero arbitrio, la tua vita si svolge “così come è scritto” e tu percorri il tuo sentiero senza porti domande.

In Quinta Dimensione ci sei arrivata perché hai iniziato a porti delle domande, a cercare di capire perché ti succedono cose nella vita, hai messo in dubbio tutto: te stessa e l’intera vita.

Ti sei Risvegliata dal torpore della recita ed hai capito di essere un’attrice che sta recitando una parte del film della vita, hai capito che il copione non è fisso ed indiscutibile, ma iniziando ad usare il tuo libero arbitrio hai iniziato a cambiare il copione. Naturalmente tu sei l’attrice, non sei anche la regista, il regista è l’Universo, la Fonte, Dio...

Più ti liberi delle catene del personaggio all’interno del film, più puoi cocreare con l’Universo e contribuisci alla creazione di un copione che ti rispecchi di più, che ti soddisfi di più…

Ti rendi conto di essere tu responsabile della tua vita, delle tue azioni e riporti dentro di te questo potere, così da poter appunto modificare ciò che non ti piace del "film", accettare ciò che non puoi cambiare ed evitare che la tua Libertà sia in mano a qualcun altro…

Richiedere all’esterno aiuto va bene, ma la decisione per ogni nostra azione nella nostra vita resta comunque e sempre solo nostra, se deleghiamo a chiunque altro di esterno (che siano istituzioni religiose, sanitarie, politiche etc) rinunciamo alla nostra libertà ed è assurdo ipotizzare di poterlo fare perché vorrebbe dire non riconoscere la nostra Grandezza ed Infinito Valore che siamo… significherebbe ancora una volta dimenticare di essere un’Anima in un percorso spirituale terreno e momentaneo e regredire a "personaggio del film".

Prendiamo ad esempio il navigatore dell’auto: tu lo imposti perché lui ti porti dal punto A al punto B e lui senza avere naturalmente la nostra intelligenza, ma essendo solo un calcolatore con tanti dati calcola il percorso da farti fare senza alcuna intelligenza, scegliendo per te scorciatoie su strade sterrate perché calcola che per arrivare dal punto A al punto B “risparmi tempo”…

Ora se vibri in Terza Dimensione seguirai il navigatore e ti perderai in strade sterrate, maledicendo chi non ha avuto cura di quelle strade, e quando vedrai un cartello stradale che ti indica che per andare al punto B devi proseguire dritto girerai a destra o a sinistra proprio come ti intima il navigatore perché non ti fiderai minimamente del tuo intuito.

Quando vibri in Quinta Dimensione semplicemente non segui il navigatore se non è concorde con il tuo intuito, ascolti la tua Intelligenza Umana e Divina e prosegui per la tua strada arrivando al punto B dove volevi arrivare senza intoppi e senza costeggiare dirupi o fiumi su una strada accidentata.

Naturalmente questo è un esempio “banale” ma ciò che volevo far passare è proprio come cambi tu quando accedi ad un livello vibrazionale di Quinta Dimensione.

 Inizialmente provi un senso di spaesamento, cerchi chi questo “cambio” già l’ha fatto, studi, ti informi e metti in discussione tutto…

Non esiste più per te “ho sempre fatto così e continuo a fare così”, inizi a domandarti piuttosto in tutti gli ambiti della tua vita cosa c’è di tuo veramente e cosa fa parte di Credenze e Schemi comportamentali che non ti fanno bene.

Naturalmente non si tratta di buttare all’aria tutta la vita, non si tratta di far la valigia ed andare dall’altra parte del mondo e rinchiudersi in un monastero per cercare l’Illuminazione.

Piuttosto si tratta di iniziare a guardarsi e guardare il mondo intorno con occhi nuovi, non dando per scontato che tutti vogliano il nostro bene a tutti costi, ma nemmeno diventando paranoici e non fidandosi più di nessuno.

Iniziamo piuttosto ad aprirci alla possibilità che se per esempio ho sempre mangiato animali non è certo detto che dovrò continuare a farlo, anzi se non mi rendo più complice di questi abusi la mia vita migliora sotto tutti i punti di vista.

Se ho sempre osservato determinate abitudini di vita quotidiana, posso vedere ciò che faccio perché mi piace e continuare ad averlo ed abbandonare ciò che non funziona e che anzi mi impongo di avere perché “è giusto così” e “così si aspettano che faccia”…
Se c’è qualcosa che non posso cambiare al momento trasformo il “devo” in “scelgo”, al momento non posso fare a meno di fare questa certa cosa ma non me la sento di fare altrimenti o sento che è giusto così ed allora quando mi ci trovo non dico più “oggi devo….” , ma “oggi scelgo di…”

Può sembrare banale ma cambia qualcosa in noi e ci diamo il permesso finalmente di Essere Chi Siamo davvero.

La vita non è una sola, questo è solo uno dei tanti copioni che abbiamo recitato e reciteremo, ma di sicuro in questa vita abbiamo scelto la nostra identità temporanea con specifici sentimenti e pensieri e quindi vale la pena di viverla a pieno, liberandoci di tutte le zavorre che ci legano.

Ci sembra che per piacere ed essere amati dagli altri dobbiamo costringerci ad essere e comportarci in un certo modo, in realtà l’unica persona che è veramente importante per te e che può darti l’Amore che tu cerchi all’esterno sei Tu.

Quindi non preoccuparti di diventare la fotocopia di un modello perfetto creato dalla società: sii te stessa e vedrai che l’Amore per te stessa sgorgherà da dentro di te ed anche gli altri apprezzeranno chi sei, perché riconosceranno la tua Autenticità.

Con Amore

Marinella